Sandro Mussida ti fa spalancare gli occhi
Sperimentazione, innovazione e tradizione sono le parole chiave di Rueben, il terzo Lp del compositore e violoncellista Sandro Mussida pubblicato il 19 febbraio 2021 Die Schachtel.
Al centro dell’album, il figlio dello storico chitarrista della Pfm sviluppa una tavolozza sonora incentrata su una musica microtonale, profondamente ispirata al Rinascimento italiano, nella quale ogni strumento è accordato secondo un differente sistema, concepita dall’intersezione di acustica ed elettronica. Ne scaturisce un lavoro all’insegna della fragile estetica musicale capace di riconnettersi con la memoria sospesa, adattandosi ai luoghi e agli spazi circostanti.
Ascoltare Rueben equivale a immergersi in un sogno: fluttuare tra i suoni morbidi e organici di Rueben (1), una traccia dal fascino meditativo che parte da una sorgente sonora acustica per introdurci ai suoni densi ed elettroacustici di Rueben (2). La seconda traccia è un tappeto sonoro in continua evoluzione nella quale il Nostro lavora stratificando il suono e giocando con l’uso di timbriche differenti. Gli strumenti acustici vengono filtrati attraverso la sintesi granulare per ottenere minuscoli atomi sonori che dialogano tra di loro armoniosamente in Rueben (4) ottenendo così paesaggi sonori contemplativi.
Il suoni di chitarra elettrica e clarinetto basso vengono modellati in una scultura sonora brillante, dalle forme armoniche come succede con Rueben (6), la quale ha la stessa intensità di una goccia che scorre lentamente fino a modellare la materia nell’arco del tempo. Di tutt’altro sentore è la successiva Rueben (7): una texture ipnotica ed estatica che nasce da una fonte sonora ruvida e granulosa. Chiude l’album Rueben (9) con i suoi sentori cosmici.
Rueben è un album sofisticato e intenso in grado di riconnettere l’ascoltatore, attraverso le differenti tecniche compositive, con il passato cercando di apprendere dal Rinascimento la passione per il sublime. Un disco tutto in divenire che fa della “sostanza” sonora il fondamento per l’eternità.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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