I mondi nostalgici di Sangam
Co-fondatore con RHH della net label Endless Plains Records, il prolifico produttore ambient/dreampunk Sangam approda su Decaying Spheres con Hope You Don’t Leave.
L’album, pubblicato il 25 febbraio 2022 dall’etichetta di Manchester, è un viaggio tra emozioni forti: come si evince dal titolo, il solo pensiero della perdita dell’amore perseguita il musicista inglese.
Otto capitoli tra ambient e sound design trasportano l’ascoltatore in città solitarie intrise di malinconia e tristezza, come il set abbandonato di un film incompiuto.
Sentimenti di speranza e amore contrastano con la cupa anticipazione della perdita, tracce come l’opener Remain Unknown To Your Lost Cause sono fredde astrazioni ambientali nelle quali emergono pathos e solitudine. Tappeti sonori astratti nei quali Sangam si serve abbondantemente dei loop per costruire mondi fantascientifici e nostalgici. Dying Crop è una sequenza morbida ed estatica dalle brevi pennellate ambientali. Fragili melodie di sintetizzatori si poggiano su un architettura sonora minimale creando un paesaggio suggestivo ed avvincente.
A seguire la title track è una traccia sommessamente poetica: una composizione anestetica si caratterizza dalle precedenti tracce per la forma complessa data dalle scie dei sintetizzatori, droni fluttuanti e field recording messi insieme per arrivare direttamente al cuore dell’ascoltatore.
In Sorry Is Not The Answer aleggia lo spettro di James Black con Sangam che ripete per tutto il brano Sorry. Un brano dalla forte carica emotiva, una piccola gemma nella quale il nostro fa convivere l’ambient con soluzioni futuriste: i fraseggi dilatati dei sintetizzatori sorreggono tutta la struttura del brano affiancati dall’ammiccante linea vocale usata per dare ritmo e far respirare la produzione.
Hope You Don’t Leave è un buon lavoro, ben curato, un disco ambient che nasce dal cuore, da un’idea semplice e ben sviluppata. Un ascolto leggero e rilassante, probabilmente il lavoro più intimo della lunga serie di album ed Ep realizzati da Sangam.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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