Sankt Otten, tra simmetria e follia
Due anni dopo Lieder Für Geometrische Stunden, i Sankt Otten tornano con il loro 12° album e lo fanno con un gioiello di musica strumentale senza tempo intitolato Symmetrie Und Wahnsinn.
L’album, pubblicato per Denovali il 25 marzo 2022, fonde chitarre ambient con i sequencer in maniera imprevedibile dando vita ad un ibrido tra kraut e sonorità analogiche.
Questo full lenght è un concentrato di follia al servizio di ritmi frizzanti e sintetizzatori brillanti che costituiscono otto complesse geometrie sonore.
In apertura Hymne Der Melancholischen Programmierer è una commistione di chitarre post-rock dalle melodie catchy e un ritmo percussivo di una regolarità ossessiva. Ne viene fuori una perla kraut-pop, un omaggio non dichiarato al compositore Paul Hindemith.
Le influenze si allargano con la drum machine funky di Die Glücklichen Unglücklichen, la seconda traccia è un mix di ritmiche ammalianti e sintetizzatori ipnotici che va a completarsi con cori spettrali e un basso circolare, la sovrapposizione dei vari elementi dà vita ad un mosaico onirico.
Die Ordnung Des Lärms è una estatica sinfonia ambient-kraut. Un ritmo semplice ma costante in funzione di strati di sintetizzatori supportati dalle chitarre in sottofondo creano una melodia avvolgente. Il finale si trasforma in una coda kraut-rock roboticacondrum machine, chitarra con l’Ebow e basslineche suonano all’unisonoin questo miscuglio ipnotico.
In risposta al finale della traccia precedente, Luftspiegelung Der Sentimentalitäten inizia in sordina, una sequenza delicata col mini-moog che suona come una chitarra. Forme morbide si trasformano in un ambiente fluttuante nel quale spicca il suono lamentoso del synth.
Tra i momenti migliori del disco c’è sicuramente Angekommen In Derletzten Reihe, un ritmo ipnotico di 808 regge i suoni analogici dei synth che si travestono da orchestra creando una sinfonia elettronica dagli echi eighties.
I Sankt Otten convincono a pieno rilasciando uno dei loro album migliori, una formula consolidata, un linguaggio nato dal connubio tra rock ed elettronica che non scaturisce mai nel banale, anzi continua a funzionare, sperando con Symmetrie Und Wahnsinn nella definitiva consacrazione del gruppo tedesco.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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