Turtle Roll: un ricco ma imperfetto calderone sonoro
La premessa alla base del nuovo disco dei Saroos, Turtle Roll, in uscita il 16 giugno 2023 per Alien Transistor, è la prova per eccellenza della volontà del trio tedesco di allontanarsi dalla propria comfort zone e di reinventare costantemente il proprio suono. L’album, infatti, si propone di essere una novità a tutto tondo non solo rispetto al resto della loro discografia ma anche rispetto ai vari gruppi in cui hanno militato i Nostri (Lali Puna e The Notwist fra i tanti).
Per riuscire in questo intento arriva in aiuto una folta platea di collaborazioni, con ben sette brani su undici a presentare featuring di vario genere. C’è un po’ di tutto e l’opening Tin & Glass con Robert Lippok apre le danze, in tutti i sensi, con ritmi funky, una ballabilità di memoria french house e un utilizzo massiccio di vocoder, ma già dalla successiva The Mind Knows l’atmosfera si fa più sfumata e al posto della pista da ballo c’è un delicato indie pop impreziosito dalla voce di Solent.
Fra i momenti più riusciti c’è sicuramente Mutazione, cantato in italiano da Eva Geist, un clapping dalle tinte psichedeliche che pare essere stato generato in una notte lisergica. Non mancano anche i brani in “solitaria”, strumentali e più vicini alle precedenti uscite, come dimostra il sound collage hypnagogico di Passed Out, ma è evidente come il punto focale sia occupato dalle varie collaborazioni, fra cui nella seconda parte spicca ampiamente Being With You, dove la voce avvolgente di Caleb Dailey mette a segno un racconto da crooner avvolto nei synth.
Ci sono diverse buone idee in Turtle Roll, ma l’impressione questa volta è che i Saroos abbiano creato un calderone troppo confusionario per quanto affascinante. La qualità rimane alta e i pezzi ci sono, complice alcuni feat decisamente riusciti, a mancare è la compattezza di un disco che vive troppo di momenti e non d’insieme, cosa a cui eravamo abituati negli altri dischi.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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