Satoshi Kanno tra ambienti ostili e atmosfere rilassate
Attivo come produttore di musica elettronica dal 2013, l’artista multimediale Satoshi Kanno da tempo si interessa di programmazione, sound design e manipolazioni digitali. Il suo stile è caratterizzato da ritmi sincopati, sequenze frenetiche e armonie avvolgenti in grado di giocare con le emozioni dell’ascoltatore.
La sua proposta è una musica vibrante che alterna momenti delicati ad altri aggressivi, capace di farti impazzire il cervello.
Con alle spalle una serie di ottimi Ep, l’artista giapponese pubblica il 20 novembre per la romana Eklero l’album Modals, sette tracce di IDM ed elettronica in costante mutamento che vengono combinate insieme a una stratificazione ariosa e complessa di techno raffinata e atmosferica.
Brani come Bleathing System hanno la giusta dose di crepitii puntinisti, ma ci sono anche altre forze atmosferiche nell’opera. La traccia di apertura infatti si evolve in un labirinto poliritmico nel quale si è guidati da un sound tattile e abrasivo. Una musica estatica mossa da un suono placido che alla fine si avvale della potenza dei break per colpire all’improvviso come un serpente con le sue spire.
La miscela elettronica di Errors è costruita partendo da una combinazione di elementi techno e glitch in grado di creare emozioni tensive, differenziandosi dalla traccia precedente per una struttura più convenzionale.
In Visions Kanno unisce delicate matasse di rumore e ritmi duri, modellando un sound elastico, allo stesso tempo morbido e duro, che affascina già dalle prime battute. La coda finale è un crescendo di sintetizzatori stratificati in funzione di una trama asfissiante ad alta energia.
Segments assorbe uno spettro oscuro di musica elettronica, quest’ultima evoca frequenze rumorose che innescano ritmiche saltellanti attinte dalla musica techno.
Modals è un disco eseguito in modo impeccabile tra disorientamento e coinvolgimento: tracce strutturate si alternano tra ambienti ostili e atmosfere rilassate creando un ottovolante di emozioni.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
Commenti recenti