Scuro: un esordio di spessore
Stefano Scuro in arte Scuro dà alla luce il primo Ep omonimo. Dopo nove anni di esperienza musicale, prima con i Logo e poi con i Moods, forte dei riconoscimenti a livello mondiale con quest’ultimi, Stefano decide di intraprendere la carriera solista, presentando il 13 dicembre 2019 in formato fisico e digitale Scuro.
Composto da 6 tracce, l’Ep è caratterizzato da testi spiccatamente pop che vengono però accompagnati da un contorno strumentale pregno del background musicale dell’artista che spazia dal trip-hop al blues.
Un quadro dalle mille pennellate che rimane però saldamente legato allo sfondo nero del sound nordeuropeo cupo e malinconico. Prodotto e suonato quasi interamente dal cantautore italiano, eccetto per il synth suonato da Errico “Ruspa” Carcagni, e per gli ambienti sonori carico di Emenel.
Un lavoro in cui l’autore compie un’autoanalisi e una riflessione sui sentimenti. Si parte con Niente di così importante, traccia di apertura dell’Ep. Riff alienante all e voce dai toni graffianti. Segue Come cambia il mondo dai toni decisamente più pop; chitarra arpeggiata e voce che si dilata sulle composizioni elettroniche dal forte richiamo indietronico. Un altro giorno ancora acquista sfumature soul grazie all’uso delle tastiere. Con Non sarà mai l’ultima volta Scuro spinge l’acceleratore della creatività. Decisamente più presente la componente elettronica; traccia sperimentale dalle sonorità cosmiche. In Ad occhi chiusi compaiono le frequenze basse cadenzate e veloci che denotano la spiccata tendenza dance della traccia. Con la tastiera cupa e psichedelica di Nessun destino si chiude il cerchio… e l’opera.
Un primo Ep di degna nota, poliedrico e adamantino. Una perla nel panorama del cantautorato indipendente italiano. Scuro è stato capace di imprimere parole e note tali da descrivere l’amore e ciò che esso comporta. Un lavoro che, forte della sua peculiarità, riesce a stupire. I testi non risultano mai banali e danno libera associazione alle emozioni dell’ascoltatore. Un altro egregio lavoro che riesce a tenere alto il “made in Italy”.
Nato a napoli, classe 97, studente di medicina, coltivo da sempre una grande passione per la musica, mi ritengo una persona curiosa e in quanto tale sono sempre alla ricerca di suoni nuovi per ampliare la mia cultura musicale, strimpellatore di chitarra e amante del folk.
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