Sex Pizzul e la disco mundial punk
Un nome un programma, i Sex Pizzul, sembrerebbero degli allegri ragazzoni che suonano per spassarsela. Tuttavia lo ammetto questo è uno dei dischi più divertente che io abbia ascoltato negli ultimi mesi.
Ho approcciato a questo disco con seri dubbi derivanti dal nome dissacrante, eppure l’ascolto si è rivelato sul serio piacevole e a tratti intrigante. I Sex Pizzul provengono da Firenze e creano un meraviglioso sound riassumibile nel trittico: disco-mundial-punk. Anticalcio è il loro secondo album, che crea il seguito a Pedate.
Un sorriso mi si è stampato sulla faccia fin dalla prima traccia Mounir che mi ha schiaffato in faccia un concentrato di psycho-dance. L’intenzione per nulla celata della band è quella di creare un’occasione per ballare, pur non disdegnando un buon basso ed un buon synth. L’animo, quello resta, è decisamente punk.
Anticalcio disegna un animo sportivo dal basso, tra campetti provinciali, tifoserie da palazzetto e cori da stadio sfocati. Dribbling infatti è un tributo, come fosse un remix, a Piero Umiliani, già tema de La domenica
sportiva a fine anni ’60.
Nell’album però dal dribblare si passa anche a tematiche più impegnate, come in Knight Move, in cui una donna riesce con abilità, quasi come il cavallo negli scacchi, a liberarsi da una condizione che la imbriglia, il tutto narrato attraverso una vocal femminile sensuale. O quanto approda la traccia Dissin My Missy, in cui interviene un inappropriato sproloquio di un calciatore violento e misogino.
La fine, Remuntada, è una sorta di inno a riprendere le redini, tra ghirigori psichedelici e slogan megafonati, sino ad un intreccio da videogioco, in una scalata tra pixels e monitor.
Ma guarda un po’ cosa può creare il gioco del pallone. Persino un album disco-mundial-punk! Ebbene, ritengo che il trio sia una scoperta interessante, la voglia di sentirli live per ballare c’è tutta.
Non lasciateveli scappare.
Classe 93, laureata in giurisprudenza, specializzata in criminologia. Praticante avvocato, scrivo di politica e di diritto su diverse testate. Sono campana ma mi sono trasferita a Padova.
Sono appassionata di musica, suono il piano ed in passato ho suonato malissimo una sgangherata Soundstation mancina.
I miei generi preferiti sono il rock alternative, lo stoner e la musica classica. Sono stata una metallara nell’adolescenza, divorando con disinvoltura i dischi degli Slayer.
Il mio compositore preferito è Prokofiev ma se la gioca con Shostakovich. Amo Elliot Smith ed ascolto con “diligenza da scolara” cose che non conosco. Normalmente sono una tipa che si appassiona con facilità.
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