Una seconda identità per Bandini e Gismondi
Gli Shad Shadows sono un duo formato da Luca Bandini (voce, synth, drum machine) e Alessandra Gismondi (synth e voce). Nascono nel 2014 concentrando i loro interessi sul genere elettronica sulla scia darkwave e il loro nuovo album Nocturnal è un concept riguardo i miti urbani di una società distopica che annega sempre di più in incubi vertiginosi. Il disco è uscito in digitale a novembre 2018 e in vinile, via Young & Cold Records, lo scorso 30 aprile.
Per dedicarsi al progetto degli Shad Shadows il duo ha accantonato la loro formazione precedente, gli Schonwald, più legata a un post-punk dai caratteri shoegaze, per potersi invece dedicare alle loro più nuove ambizioni incentrate sull’elettronica. Ecco il motivo per cui in questo album le chitarre sono messe in secondo piano per enfatizzare sintetizzatori e drum machine che creano suoni minimali, nebbiosi e onirici.
Nocturnal può essere considerata la produzione più matura di questa band, un buon seguito al precedente Minor Blues, uscito nel 2015, e dell’Ep Fix del 2017. Come loro stessi hanno affermato i nuovi brani esplorano il tema della distopia e il risultato è reso al meglio grazie alla loro capacità di creare atmosfere cupe affascinanti e futuristiche che tinteggiano un mondo di cui si notano solo i contorni. L’album vuole infondere i sentimenti ansiogeni di un panorama avvolto nella foschia, scelta che rende Nocturnal un album dark che si muove tra le visioni minimali di una pista da pista da ballo futurista. Caratteristiche che si possono riscontrare in Empire(Fall Out), nella stessa Nocturnal o in Line.
Pregio di questo record è la capacità di Luca e Alessandra di adattare bene le loro voci per creare il tipo di ambientazione predisposto dall’inizio e raccontare degli incubi perturbanti con un lato soffuso e suadente che ricorda The Soft Moon in pezzi come Battle Of Stones e Bunny Girl.
Il progetto Shad Shadows è una seconda identità, complementare degli Schonwald; è la loro parte immersa nel mondo coldwave, industrial e synthwave, orientata alla sperimentazione o al dancefloor degli anni 80/90.
Mi chiamo Elena, sono una studentessa dell’Università di Bologna da sempre appassionata di musica. Da quando mi sono trasferita ho iniziato a frequentare il Covo Club diventando quasi un membro onorario e ciò mi ha dato la possibilità di conoscere nuove band e approfondire il mio interesse verso quelle che ascolto da sempre. Principalmente interessata di indie/britpop, shoegaze/dreampop e cresciuta con gli Arctic Monkeys sono stata a numerosi concerti, dai “big names” come Kasabian, Libertines, Black Keys, Paolo Nutini, Florence + The Machine, The Wombats, Biffy Clyro, Pixies, Queens Of The Stone Age, passando per gli italiani Verdena, Giorgio Poi, Colombre, Dunk, Baustelle fino ai festival locali come “Beaches Brew” e “Handmade”.
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