Restare svegli con gli Shaman Elephant
Out il 29 maggio u.s. per Karisma Records (distribuzione Plastic Head Distribution), l’ultimo album dei norvegesi Shaman Elephant, il secondo, dopo quello di debutto Crystals, si intitola Wide Awake But Still Asleep ed esce in vinile e su CD, oltre che in digitale.
Eirik Sejersted Vognstølen alle voci e alle chitarre, Jard Hole alla batteria, Ole-Andreas Sæbø Jensen al basso e Jonas Særsten alle tastiere, sono i quattro componenti di una band cui non mancano risorse creative, personalità, capacità esecutive e coesione interna.
Sette i brani di un album senz’altro degno di interesse che sommano circa quaranta minuti complessivi di ascolto musicale. Gli Shaman Elephant, attivi dal 2012 e fautori di una miscela sonora che include progressive rock, psichedelia e sonorità heavy, sembrano con Wide Awake but Still Asleep avere raggiunto quel livello di maturità artistica che li vede realizzarsi definitivamente come una band dalle peculiari caratteristiche proprie.
La complessità del progressive rock , l’utilizzo diffuso della melodia, le evoluzioni chitarristiche nelle diverse gradazioni acid e metal, l’inappuntabile sezione ritmica e il buon lavoro delle diverse tastiere costituiscono la cifra musicale e stilistica principale di un gruppo che nel proprio paese d’origine e in Europa ha avuto modo di distinguersi anche dal vivo.
Per stessa ammissione dei suoi componenti, la band di Bergen trae la propria ispirazione non solamente da gruppi progressive e rock band classiche quali Jimi Hendrix, Black Sabbath, The Mahavishnu Orchestra, King Crimson e Steely Dan ma anche da gruppi dei nostri giorni come Motorpsycho, Bushman´s Revenge e Elephant9.
Wide Awake But Still Asleep appare dunque come la risultante di influenze variegate e per le caratteristiche intrinseche di cui si è detto ci è parsa opera gradevolissima meritevole di ascolto.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti