Alla scoperta di posti perduti e dimenticati con Mattia Siboni e Giulio Stermieri
Il sound designer Mattia Siboni e il pianista e compositore Giulio Stermieri esordiscono con Catopter I: Lost Places, consacrando la collaborazione nata nel 2021 dall’incontro tra i due musicisti nell’ambito delle sonorizzazioni audiovisive dal vivo, delineando nell’album un percorso in cui convergono esperienze musicali distinte, ma complementari.
Pubblicato da Slowth Records, Catopter I propone un viaggio musicale in cui il duo fonde texture sonore e frammenti melodici, astrazione e groove, creando un’esperienza immersiva e suggestiva.
Si va dai suoni morbidi e avvolgenti del rhodes di XM24 esaltati dai sottili strati di elettronica all’improvvisazione di Villa Selva nella quale Siboni e Stermieri creano un mix di silenzi e musica concreta.
L’inizio di Catopter I: Lost Places mette subito in chiaro le intenzioni del duo: esplorare nuove prospettive e dimensioni sonore attraverso una profonda ricerca timbrica, sui ruoli nell’improvvisazione elettroacustica e sulla relazione tra spazio sonoro e forma.
Il connubio tra queste due personalità trova il suo apice in Jaffa. La quarta traccia è una composizione di musica elettroacustica che non rinuncia però a lasciare emergere ritmiche e melodie. Siboni crea attraverso interferenze e forme sonore destrutturate le parti ritmiche che seguono le coordinate tracciate dall’improvvisazione di Stermieri, in netto contrasto con i rumori freddi del sound designer. Un interessante gioco di opposti che apre le porte alla sperimentazione più totale.
Se con Jaffa il duo lavorava sugli opposti, con Mariupol creano un gioco di contrasti. Come con uno specchio, alle melodie avvolgenti del piano si riflettono delay e suoni di nastro dando alla composizione un effetto straniante. La sensazione è che i due si alternano nel tracciare le linee guida del brano, facendo così venire fuori le diverse personalità artistiche del progetto.
Con Catopter I: Lost Places Mattia Siboni e Giulio Stermieri ci conducono in un viaggio alla scoperta di luoghi precisi, posti perduti, scomparsi, dimenticati o semplicemente immaginati: un invito all’ascoltatore a esplorare e riflettere sui propri personali “Lost Places”.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.