Sickarone, il sarto delle produzioni
Beat Tony, distribuito in digitale e cassetta, è il terzo lavoro del produttore Sickarone, pubblicato il 3 maggio ’19 dall’etichetta tedesca Urban Undergrounds. Dieci tracce di beat lo-fi, Abstract Hip Hop interamente prodotte su una configurazione hardware con il sp404 e il mpc1000 senza l’ausilio del computer.
Matteo Ciccarone, producer torinese, già membro del collettivo dubstep Bratski Krug, ha dato vita ad una interpretazione originale delle strumentali hip-hop, utilizzando ritmiche grezze, cutting di brani soul old school e disco, rielaborati e riarrangiati per dar vita a qualcosa di nuovo ed intenso.
Si passa così da Flanders, la prima delle dieci tracce, calda e seducente con i suoi campioni vocali spalmati per due minuti ricchi di groove a Manhattan con venature soul dalla batteria sporca e incisiva.
Nel mezzo beats classici hip hop come Hassler o Sup Lee fortemente ispirati da beatmaker del calibro di J Dilla o Madlib, solo per citarne alcuni.
Menzione speciale per Silly con un campione vocale di un’intensità inaudita, è uno dei brani più riusciti dove un beat classico incontra il soul per quella che è “La traccia” di Beat Tony.
Pick & Tell mixa una chitarra funk con una produzione 8 bit per quella che è la più sperimentale delle dieci, una strada intrapresa da Ciccarone che può essere ampiamente esplorata nelle future produzioni.
Da un lavoro come Beat Tony trapelano subito le skills tecniche di Sickarone e l’amore per un genere che al di là dell’Oceano è arrivato prepotentemente fino al Nostro Paese.
La bravura di Matteo è stata quella di non esagerare con le tracce e col minutaggio rendendo l’album appetibile non solo per gli appassionati dell’hip hop. Si evince subito la voglia di non annoiare e mantenere alta l’attenzione per tutto il tape.
Un lavoro riuscito che dà ascoltare e far suonare nei club o alle jam hip hop.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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