L’utopia apocalittica dei Sigillum S e Macelleria Mobile di Mezzanotte
I Sigillum S e i Macelleria Mobile di Mezzanotte uniscono le forze creando Blues and DopedFlowers from Twenty Three Years After Eschaton, due nuove tracce pubblicate il 4 giugno su Subsound Records.
I Sigillum S dal 1985 sono i signori indiscussi dell’elettronica estrema. Da più di trent’anni Eraldo Bernocchi, Paolo L. Bandera e Bruno Dorella (subentrato al fondatore Luca Di Giorgio) continuano a dettare le regole del gioco mutando costantemente il loro sound, dall’industrial al dark ambient passando per il ritualismo ronzante e le esplorazioni etniche.
Tra i nomi più importanti del noir jazz, i Macelleria Mobile di Mezzanotte sono nati all’inizio del Duemila a Roma come progetto industrial di Adriano Vincenti, oggi una formazione di quattro elementi con quest’ultimo affiancato da Lorenzo Macinanti, Riccardo Chiaretti, Pierluigi Ferro.
Nascono così dall’unione dei sette musicisti due lunghe suite dalle atmosfere oscure, tra jazz e dark ambient che si candidano a diventare la colonna sonora di una rivoluzione post industriale.
In Part 1 l’elettronica ruvida e aspra si fonde con il jazz: l’inizio è affidato ai suoni instabili e cosmici sui quali si poggia una batteria elegante di matrice jazz. In opposizione alla morbidezza ritmica i synth disegnano linee sinuose dai toni spaziali, un requiem enigmaticocarico di glitche di una coltre di rumori tra i quali si destreggia una chitarra dal sapore morriconiano. A metà traccia un sax inebriante si aggiunge agli altri elementi per tessere una trama noir dal finale dilatato, impreziosito da rumori industriali.
Con Part 2 le due formazioni creano un’intensa esperienza d’ascolto partendo da polverosi droni che fungono da tappeto per un viaggio tra spazio e utopia apocalittica. Frammenti sonori e monolitiche distorsioni delineano il percorso da seguire, una narrazione sbalorditiva che stimola la percezione e l’immaginazione. Un finale inquietante e cupo tra pulsazioni incessanti e suoni metallici di scuola Einstürzende Neubauten.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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