Atmosfere rilassate e melodie oniriche per SineRider
SineRider è il progetto solista del compositore americano Devin Powers, un decennio attivo nella musica con circa 15 album in studio e vari progetti dall’ambient all’elettronica, dallo shoegaze al post-rock.
L’ultimo suo disco, A Familiar Light, è uscito l’11ottobre 2021 ed è il secondo pubblicato per l’etichetta Sound In Silence dopo l’acclamato Four Years Away del 2018.
A Familiar Light raccoglie undici nuovi paesaggi sonori di matrice ambient, tra atmosfere rilassate e melodie oniriche dettate dall’uso di loop e stratificazioni.
L’opener Ribbons verte su una trama scintillante realizzata intrecciando delicate melodie di pianoforte e loop di nastri deformati per ottenere un brano riflessivo e malinconico. Si cambia registro con Ashore: la terza traccia è caratterizzata da un sound alla Hammock, ovattato e minimalista, dalle inconfondibili progressioni melodiche, impercettibili modulazioni danno dinamicità ad un brano che si contraddistingue per le sue delicate suggestioni.
Con un approccio più elettronico, Hadean ricorda le sonorità di Tycho di Awake, il risultato è una ricerca che si sviluppa a partire dai loop e dai toni creando un landscape dal carattere meditativo e contemplativo.
Una trama morbida dai sentori nordici distingue l’ambient di Aura Projection. Droni ipnotici, pad rilassanti e sintetizzatori caldi mettono in luce la versatilità di Powers in grado di utilizzare una vasta tavolozza sonora.
La title track aiuta l’ascoltatore a distaccarsi dalla realtà e trovare nella ricca ambientazione sognante un momento di pace e conforto.Un flusso ipnagogico terapeutico dal registro intimo in grado di generare una sensazione di tepore.
In chiusura in Timelapse il pianoforte diventa il vero protagonista del brano con le sue fragili melodie enfatizzate dal tappeto ambient. Ne deriva una traccia fortemente emozionale in grado di coniugare istinto e sentimento.
Siamo di fronte ad un compositore contemporaneo versatile, SineRider realizza un album equilibrato riuscendo ad amalgamare strutture sonore consolidate con una sferzata di emozioni che fanno di A Familiar Light un disco di raro fascino.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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