Godersi l’attimo con i Soft Wax
Nati a Pisa nel 2016, i Soft Wax sono Massimo Ferrara, Riccardo Di Paola, Aldo Nozzolillo e Francesca Stefanelli. In Spectograph idm, glitch hop, ambient, psychedelic rock si incontrano in un viaggio musicale anarchico senza una vera e propria meta.
L’Ep, pubblicato il primo febbraio 2019, è stato missato da Ruben De Felice e masterizzato al BASIC Records. Le sei tracce si diramano spontaneamente in diverse direzioni tra chitarre psichedeliche, architetture ritmiche articolate fuse ad atmosfere ambient, glitch e lo-fi. Quello che hanno ottenuto è un sound eterogeneo, frutto di sperimentazione e improvvisazione.
Chitarre dilatate e una voce sognante per Signore Vagano. Nella prima traccia di Spectograph una forte componente rumoristica si contrappone ai synth colorati. L’incantevole voce di Francesca Stefanelli fluttua tra i vari strumenti, facendosi spazio tra le melodie di una traccia che ci dà una sensazione di apnea.
La title track si spinge ancora di più verso la sperimentazione, il suono viene spezzettato, samples e rumori danno un effetto robotico, quasi ai confini con la drone music. Appena le chitarre entrano nel pezzo, Spectograph acquista un connotato cinematografico.
Si naviga invece in ambito psichedelico con Loopmaster. La terza traccia funge più da intermezzo, quasi per prendere un respiro con il suo minuto e due secondi di chitarre e basso.
Segue l’acida Rhack: sono pochi i secondi in cui la traccia si dirama in ambito ambient, subito s’incattivisce, la cassa dritta e distorta con gli arpeggi di chitarra riescono a non rendere il tutto stucchevole. Interessante come mondi diversi s’incontrino e convivono meravigliosamente.
In Rosisperguis, dal sapore glitch, ritorna la voce della Stefanelli. Il connubio atmosfere glitch hop con il cantato melodico sembrano dare ragione alla formazione pisana, ma è quando si cimentano con la sintesi elettronica e con i suoni cupi come in Before Down che la band produce le cose migliori.
I Soft Wax sono un progetto interessante, con le idee chiare e, nonostante il loro sia un viaggio anarchico, si capisce benissimo in quale direzione vogliano spingere. La loro é musica di qualità dedita ad un ascoltatore attento.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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