Le due facce dei Solkyri
Pubblicato il 6 marzo 2020 per Bird’s Robe Records, Mount Pleasant è il terzo album degli australiani Solkyri. Il quartetto di Sydney ha presentato l’album nel corso di un live a Melbourne che li ha visti esibire di spalla alla formazione giapponese dei Mono.
Il seguito di Sad Boys Club, è un album ambizioso nel quale il post-rock incontra la vibrante energia del rock, chitarre shoegaze e complesse architetture math rock: nove tracce che oscillano tra potenza sonora, chitarre heavy e atmosfere sognanti.
L’album si apre senza mezzi termini: Holding Patterns è un poderoso intreccio di chitarre distorte accompagnate da una nevrotica sezione ritmica. Con una pausa a metà traccia la band fa rifiatare l’ascoltatore prima di evolversi in un crescendo di chitarre che sfocia in un riff potentissimo.
La quarta traccia, Meet Me In the Meadow, evidenzia l’altro volto del disco: un alternative rock melodico e delicato incentrato sui suoni del sintetizzatore. Ritmi pacati creano un’atmosfera distesa e sognante per una strumentale che rivela il lato più delicato dei quattro.
Segue Time away dall’intro ovattata. La traccia si apre a un mood lento e rilassato in uno schema più volte ascoltato nel calderone del post-rock: chitarre cariche di echi dalle melodie impetuose. Il solo della sei corde tra slide e note pizzicate genera uno spaccato che tiene l’ascoltatore sospeso nel vuoto prima di una netta accelerazione della traccia dovuta ad una batteria frenetica e robusta che arricchisce il già colorito bouquet ritmico.
In chiusura Gueules Cassées ritorna prepotente il sound “muscoloso” tanto caro al gruppo, sette minuti di pura potenza tra suoni ruvidi e psichedelici che danno sfogo a tutto l’estro e alla tecnica dei Solkyri.
Un disco che si divide tra suoni intimità e momenti algidi, Mount Pleasant è un lavoro dalla doppia personalità: se da un lato i Solkyri ci avevano abituato a un sound granitico, con quest’album ci mostrano il lato più colorato e intimo della loro musica.
Nato a napoli, classe 97, studente di medicina, coltivo da sempre una grande passione per la musica, mi ritengo una persona curiosa e in quanto tale sono sempre alla ricerca di suoni nuovi per ampliare la mia cultura musicale, strimpellatore di chitarra e amante del folk.
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