Tomorrows III: il capitolo finale della trilogia firmata Son Lux
Sono bastati circa otto mesi ai Son Lux per completare il progetto più ambizioso della loro carriera, la trilogia Tomorrows.
In costante bilico fra art pop, chamber pop e glitch, il kolossal nasce con l’obiettivo di raccontare la società odierna, ed è proprio la frenesia dell’uomo del ventunesimo secolo ad aver velocizzato le tappe della trilogia.
Dopo il primo capitolo, uscito ad agosto 2020, ed il secondo, fuori a dicembre 2020, il conclusivo Tomorrows III è in uscita il 16 aprile 2021 per City Slang.
La fine di un intenso percorso è anche il modo perfetto per apprezzare l’intero viaggio: se, infatti, i due lavori precedenti dovevano necessariamente essere valutati singolarmente, adesso è possibile trovare un filo conduttore che lega l’intera opera, cogliendo i dettagli e le minuziosità che il gruppo statunitense ha centellinato durante i tre album.
In apertura, gli archi ariosi di Unbind sono solo l’immagine di un’apparente calma, spazzata via da furiose dissonanze, mentre la dolcezza malinconica del singolo A Different Kind of Love riesce a rimanere costante, pur minata da tensioni sotterranee improvvise.
Kadhja Bonet arricchisce Plans We Make con una grazia psych/neo soul che si sposa con le sonorità minimali ed oscure del brano, così come ben si amalgama la voce di Holland Andrews in Sever, un brano art/glitch pop che strizza l’occhio all’ambient.
The Hour vive di una sacralità pop di pregevole fattura, chiude Vacancy, impreziosita dall’eleganza ammaliante di Kiah Victoria.
A livello puramente ideologico, sarebbe corretto ascoltare i tre album di fila, per poter apprezzare ancora maggiormente il concept. Tomorrows III è, infatti, così come i suoi due “fratelli”, un solo tassello di un mosaico più grande, compreso ed apprezzato soprattutto con uno sguardo d’insieme.
Anche quest’album vive di momenti positivi, alternati ad altri non pienamente riusciti. Ciò che invece colpisce è proprio l’intero progetto, pienamente promosso ed approvato, ricco di spunti fra i migliori mai partoriti dai Son Lux.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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