Sonic Jesus: l’oscurità psichedelica della memoria
Un sentiero verso ricordi cupi su contorni sonori offuscati dalla psichedelia. Così si sente Memories, ultimo lavoro dei laziali Sonic Jesus, uscito lo scorso 30 novembre per la neonata etichetta di Tiziano Veronese, l’omonima Sonic Jesus Records. Musica dal sapore più dark e più sperimentale, sempre nel versante del rock psichedelico.
Cupo anche nell’ombrosa fissità hopperiana della copertina del disco. “Memories è un raffinato sketchbook di artista e un’esposizione organica di istantanee musicali elegantemente sfocate, scattate fra il 2010 e il 2015. Un album ben piú radicale e primitivo dei suoi predecessori, che richiama le atmosfere dei primi singoli ed EP.”
Fra i tredici brani, infatti, c’è la versione originale di Reich, pezzo uscito nell’album Neither Virtue nor Anger del 2015 per la Fuzz Records; il pezzo, in Memories, vira nel garage, quello più vicino al dark, soprattutto nella voce e nelle tastiere, nel lamento elettrico della chitarra, tanto da ricordare i Christian Death di Valor.
La scelta di una vocalità lamentosa, resa tale anche dagli effetti, è ben presente in The Klas, e contrasta con la batteria da marcia sopra un richiamo quasi da alto parlante: un invito dentro la memoria, dal leggero ma drammatico sapore electro-clash. Suggestivo il video, che ricorda un montaggio da Fuori Orario, in versione contemporanea. In Town i ritmi rallentano, sempre nel sentiero del rock psichedelico; è una ballata dalle tinte drammatiche con protagoniste chitarra acustica e voce accorata. Il tono si rialza in Whiskey Train, pezzo da garage band d’oltreoceano, che ravviva e fa venir voglia di saltare.
Memories è essenziale per chi si sente in sintonia con i Sonic Jesus e li vuole conoscere dal profondo; in esso si ascoltano tutte lo loro esperienze musicali, i gusti, i drammi e le gioie… tanto più da apprezzare il lancio nell’autoproduzione. Il tour europeo è partito da Londra, lo stesso giorno di uscita dell’album e si è chiuso il 15 dicembre ad Amsterdam, dopo aver toccato molto Stati europei. Li aspettiamo in Italia.
Memories dei Sonic Jesus: sentieri dark dentro psichedeliche tracce di memoria.
Nata ad Amandola, un paesino sui Sibillini, il 20 aprile del 1979, fin da piccola ha sentito scorrere la musica dentro il suo corpo. Pianista fino al liceo, ora si diletta alla tastiera, ha scelto di fare l’Università e quindi di vivere a Bologna, dove ormai risiede da vent’anni, nonostante l’accento le sia rimasto profondamente marchigiano. Di lavoro fa la prof di lettere alle scuole superiori, in
un paese nel Modenese. Fra i suoi hobby, oltre alla musica, leggere e scrivacchiare.
[GS-FB-COMMENTS]
Commenti recenti