Sono, una musica accessibile a tutti
Il nuovo album di Adriano Rossi (chitarra classica) e Simone Poltronieri (chitarra a 12 corde e oboe) mette fin da subito in luce le intenzioni del duo: «Open sky, air, acceptance, rest, collect, crystallize, feel».
Rilasciato il 4 dicembre 2023 tramite Oltrarno Recordings, Arca Nova conduce l’ascoltatore in una dimensione intima e totale in cui le direzioni stilistiche dei due musicisti s’incontrano per generare qualcosa di unico.
Dieci splendidi quadretti sonori in grado di evocare molte suggestioni in cui emergono linee melodiche efficaci, eleganti e suadenti, ma che possiedono anche una insana malinconia. Una musica da camera accessibile a tutti, dalle sonorità scintillanti, attraverso la quale emerge la forte sinergia dei Sono.
Gli arrangiamenti romantici delle chitarre creano un tappeto fluttuante, ricco di raffinatezza, come nell’opener Atlantis in cui i due dipingono un ambiente sonoro ampio, sorretto dalla linea armonica della chitarra classica. Nella seconda parte del brano il timbro soffuso dell’oboe conferisce dettagli preziosi alla narrazione rendendo il brano ricco di pathos.
A seguire Per il colle si muove tra classicismo e mini-sinfonia cameristica enfatizzando le digressioni soliste della chitarra. Quel che risalta subito al primo ascolto è la capacità del duo di creare composizioni che suonano piene e avvolgenti nonostante i pochi elementi, avvalendosi di un linguaggio sonoro poetico ed elegante.
Al Nord si presenta come un carillon velato, un crescendo ipnotico e avvolgente di note morbide pronte a salpare verso un mondo sonoro decisamente più folk delle precedenti. Tra i momenti migliori di Arca Nova spicca sicuramente Trecce, la sesta traccia è legata ai suoni organici, con indiscussa protagonista la chitarra classica. Gli arpeggi spigolosi assumono una forza magmatica trascinando l’ascoltatore in una dimensione contemplativa. Nella seconda parte il tessuto melodico viene arricchito dalla fluida sinfonia dell’oboe.
I Sono danno alle stampe un album decisamente riuscito, un lavoro che sa essere morbido come una carezza e allo stesso tempo onesto e sincero.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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