Sul pianeta Tiamat con i Sothiac& Paul Jolly
In uscita il 1 gennaio 2021 per 33Jazz Records, Tiamat è il nuovo Ep dei Sothiac la band italo-britannica formata da PatMoonchy (voce/synth) e Lucky Liguori (chitarra/gong), in collaborazione con Paul Jolly al clarinetto basso.
Il seguito del mini album Superluna è un lavoro composto da quattro tracce che seguonoil tema visionario della cosmologia sumera perduta: Tiamatcomunemente Phaeton, è un presunto quinto pianeta che una volta esisteva tra Marte e Giove. La sua distruzione, che ha portato alla formazione della cintura di asteroidi, è lo studio principale della Teoria della distruzione.
Posta in apertura dell’Ep, Pleias è un paesaggio sonoro che induce ad uno stato di trance. Un canto straziante quello di PatMoonchy che si staglia su una trama di droni vivacizzati da rumori graffianti e feedback metallici che conferiscono alla traccia un alone di mistero.
Con Psyche gli elementi della prima traccia vengono ripresi e portati all’estremo in contrasto con la parte più morbida ed evocativa data dai fiati di Paul Jolly. Il secondo brano immerge l’ascoltatore in un’atmosfera sinistra tra suoni striscianti e allucinanti. Nella terza traccia, Lunae, il canto della Moonchy diventa inebriante, mentre sullo sfondo la trama sempre cupa è un impasto di vibrati e leggere percussioni che si vanno a sommare ai droni atmosferici in un gioco di contrasti ben riuscito.
Con la titletrack il trio conclude un Ep che oscilla tra i toni gravi del clarinetto, i vocalizzi utilizzati come strumento aggiuntivo e atmosfere inquietanti, il tutto al servizio di trame sonore semplici ma dalla forte componente immaginifica.
Un viaggio alla scoperta di un nuovo pianeta sotto effetto di allucinogeni, un sound tetro e psichedelico, che oscilla tra il nero e il grigio antracite. Tiamat segna per la combo Sothiac / Paul Jolly una intensa esplorazione nei meandri della drone music più cupa, arricchendola di influenze tali da rendere l’Ep un lavoro molto personale e sui generis.
Nota di merito va sicuramente all’artwork dell’Ep realizzato da Lino Budano che impreziosisce Tiamatcon il suo linguaggio figurativo di matrice espressionista.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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