Il futuro è più vicino con la Soundscape Orchestra
Prendi la raffinatezza del jazz, la vivacità del funk e la vitalità dell’elettronica, mettili insieme e mischia, mischia fino ad ottenere un perfetto equilibrio che prende il nome di Soundscape Orchestra.
I cinque talentuosi musicisti, Anders Astrand al vibrafono, Adam Forkelid al pianoforte, Calle Rasmusson alla batteria, Peter Fredman ai fiati (sassofono, flauto e clarinetto) e Thomas Wingrenalle percussioni, tornano su Jazz-O-Tech con un Ep intitolato Oceans.
Tre inediti per un’inebriante fusione di jazz ed elettronica più due remix realizzati da Opolopo e Silver Galaxy, con la band svedese capace di adattare perfettamente le trame jazz con l’uso di sequenze, loop e programming, per proiettare la loro musica in territori futuristici.
L’opener che dà il titolo all’Ep mette insieme il calore del jazz oldschool con linee di basso funk ed un sapore new age, un brano che di questi tempi bui può solo che riscaldare l’anima. Sax e rhodes si poggiano delicatamente sui ritmi spezzati facendo da collante tra il groove del basso e l’oscillante batteria.
Degna di nota è sicuramente Unknown Species, delle tre la traccia più sperimentale, con la quale la Soundscape Orchestra dimostra di voler rivoluzionare la base del jazz. Un caleidoscopico intreccio di timbri, vicini all’imprevedibilità di una improvvisazione con il finale che si trasforma in un vortice di contrappunti armonici guidati dal contrabbasso.
Nelle mani di Opolopo il singolo Dream Drone si trasforma in un concentrato di techno e jazz giocoso ed energico mentre UnknownSpecies cambia veste grazie a Silver Galaxy che la colora grazie a melodie vivaci e brillanti.
Dopo aver mostrato il loro potenziale con l’ottimo album di debutto Nexus, la formazione svedese conferma di guardare al futuro catturando nelle loro complesse trame jazz-elettroniche immagini dinamiche e di vita urbana.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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