Un viaggio nello spazio aperto con i St.ride
Il duo Grandi-Gusmerini prosegue la propria ricerca sonoro basata sulla creazione di scenari affascinanti ed enigmatici che li ha resi una colonna portante della scena underground genovese.
Quasi Vicino pubblicato tramite Torto Editions è una nuova testimonianza della prolifica e particolare produzione artistica dei St.ride.
Nonostante l’album si riveli più confortante e accogliente dei precedenti lavori, mantiene alta quella tensione e quello squilibrio che ci aspettiamo dalla formazione ligure.
Dieci tracce in grado di aprire la mente dell’ascoltatore che viene guidato in un viaggio libero e fisico, privo di coordinate, nel quale viene a contatto con voci sottili, onde quadrate e corde pizzicate.
Si parte subito con un brano criptico come A Qualcosa, una forma canzone aliena nel quale emerge un testo incomprensibile che viene accompagnato da frequenze disturbate, rumori sparsi e una linea di basso sulla quale si regge la struttura del brano.
Evocare Sia mantiene la freschezza della forma canzone nonostante la musica diventi rarefatta e carica di tensione, con incursioni nell’elettroacustica, ed un suono denso che la rende stimolante e avvincente. Il brano nasce dalla capacità degli St.ride di sperimentare intersecando elementi contrastanti, questo processo d’ibridazione porta alla creazione di qualcosa di inaspettato.
Con Il Respiro Del Vuoto il duo combina tessiture atmosferiche ambientali con melodie avvolgenti e suoni di corde pizzicate, il cui moto ipnotico culmina in un paesaggio sonoro composto da un ventaglio cangiante di soluzioni.
La title track risulta meno prevedibile delle due tracce precedente, una produzione che riflette sugli aspetti enigmatici ed oscuri dell’umanità e lo fa attraverso un suono cupo e una voce robotica, un intrigato groviglio di rumori e suoni legati per formare una densa tessitura.
Quasi Vicino è un viaggio nello spazio aperto con una chiara disillusione sul destino dell’umanità, un album complesso che consolida il modus operandi dei St.ride.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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