Complesso Spettro, il ponte tra le diverse anime che abitano la ricerca artistica di Veloce
Un suono stimolante e astratto scandito da timbriche diversi, influenzato tanto dal prog rock italiano e il free jazz quanto dal post rock e dalla musica sperimentale, Complesso Spettro segna l’esordio di Stellan Veloce, compositorə e violoncellista italianə di stanza a Berlino.
Pubblicato dalla label berlinese Hyperdelia, l’Ep è composto da due lunghe composizioni, Brackish e Briny, che occupano rispettivamente il lato A e il lato B del lavoro.
Il primo brano, Brackish, è un collage sonoro, forme musicali quasi matematiche registrate in maniera libera da un ensemble composto da musicistə di primordine come Andreas Dzialocha, Julia Reidy, Earl Harvin e Bridget Ferrill. In seguito Veloce ha lavorato alle registrazioni come un direttorə d’orchestra: un taglia e incolla di frammenti avantgarde fino ad ottenere una traccia dai suoni enigmatici, un flusso armonico e irrequieto caratterizzato da spazi vuoti, pause ed elementi monocromatici uniti insieme secondo la personale interpretazione della musica di Veloce. Il finale è un roboante tripudio di sonorità elettroacustiche, suoni dissonanti e feedback amalgamati insieme in una coda in continuo crescendo di dinamiche e intensità.
L’altra traccia, Briny, invece di essere realizzata a strati come la prima, si evolve per sottrazioni. In apertura il suono delle launeddas sarde suonate da Carlo Spiga è un tributo alla terra d’origine di Veloce. A Spiga si aggiungono Andreas Dzialocha al basso, Pierpaolo Lorenzo all’harmonium ed Elena Kakaliagou al corno, l’ensemble è completato dal violoncello di Veloce, l’interazione tra i diversi elementi innesca una strumentale drone dal carattere “romantico”. Basato sull’uso di multiphonics, la traccia si avvale di un sound denso e vibrante dato dagli armonici del violoncello che risuonano contemporaneamente.
In conclusione in Complesso Spettro viene risaltata l’attitudine sperimentale di Stellan Veloce, due composizioni ricche d’influenze con la capacità del compositorə di svelare mondi diversi celati nelle espressive texture dei brani.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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