Il musical world-building di Steve Dawson & Funeral Bonsai Wedding
United We Stand
Un ensamble d’eccezione quella creata dal cantautore di Chicago Steve Dawson e dai Funeral Bonsai Wedding che, al completo, hanno dato vita ad una piccola magia. Last Flight Out, in uscita l’8 maggio 2020 per Kernel, è più che un semplice Lp, è un musical world-building che con grande maestria strumentale e cinematografica, ci porta in un mondo animato e totalmente fuori dal nostro spazio.
Ispirati da Wilco, Van Morrisen e Jeff Buckey, Steve & Co. non hanno sbagliato un colpo, sin dalle prime battute. Apre, incontrastata e imponente, Last Flight Out (brano omonimo del disco) che danza sugli archi del Quartet Parapluie, in un connubio perfetto tra indie, jazz e classica. Il video animato che ha presentato questo pezzo, creato da Joel Benjamin e Diane Christiansen, si basa sul loro corto animato Familiar e, come afferma lo stesso Dawson, rappresenta al meglio lo spirito dell’Lp. Infatti, non è da poco quell’intento collettivo di Last Flight Out, tra cambiamenti climatici e violenze globali, la società sprofonda verso il fallimento. Il brano offre una risposta su come utilizzare al meglio il tempo rimasto, ma come le corde si arrampicano, così i tentativi possono essere disorientati e confusi.
Trascinati dal tempo che resta, restiamo intrappolati in However Long It Takes, che propone gentilezza e amore verso gli altri. Dopo il suggestivo e fin troppo breve intermezzo di Parapluie De Roebke, totalmente affidati a violini e violoncelli, ritorna la voce profonda, quasi prog, di Dawson, con The Monkey Mind Is On The Prowl.
It’s not What You Think chiude Last Flight Out, nel modo più romantico possibile, con la stessa massiccia presenza musicale che si avverte per tutto l’Lp. Una vera e propria orchestra è quella di Steve Dawson & Funeral Bonsai Wedding che conduce in un film senza tempo.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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