Tagli/Talee: non provate a fermare gli Stormo
Non esistono in Italia gruppi come gli Stormo se prendiamo in considerazione la capacità di mettere in mostra, disco dopo disco, le mille sfaccettature dell’hardcore. Basta una breve rassegna per rendersene conto: dal post-hardcore del debutto Sospesi nel vuoto bruceremo in un attimo e il cerchio sarà chiuso (2014) al mathcore del più recente Endocannibalismo (2023), passando per la disperazione screamo di Ere (2018) e le sfuriate metalcore di Finis Terrae (2019).
Un percorso sorprendente e in continua evoluzione, rifuggendo ogni possibile stagnazione in una comfort zone messa sempre in discussione. Giunti al quinto album, Tagli/Talee, in uscita il 21 marzo 2025 per Prosthetic Records, l’impressione è che il gruppo abbia una totale consapevolezza dei propri mezzi, riuscendo a proporre un sound compatto e riconoscibile ma mai banale.
A questo proposito, il nuovo disco parte dalla vita in furgone durante il tour di Endocannibalismo e traccia un racconto screamo/post-hardcore di tutto ciò che è stato ma che soprattutto è ora. Basta ascoltare Sabbia con la sua ritmica assassina e riff noise per riabbracciare immediatamente il sound degli Stormo, che per l’occasione si fa spesso e volentieri ancora più duro, come testimoniano sia Sciame, uno dei pezzi più stormiani dell’album, sia Rami, che sfonda le pareti dello screamo arrivando al neocrust e ai suoi echi black metal.
A metà disco l’inaspettata delicatezza di Talee prepara il campo ad un finale altrettanto incendiario: la furia cieca di Bordi, il miraggio della forma canzone in Riva, il mathcore che entra a gamba tesa in Alte Mura e in chiusura Come Fauce Che Divora, un ibrido a metà fra industrial e noise in collaborazione con Holy Similaun.
Se qualcuno aveva osato storcere il naso con Ere e Finis Terrae perché i fasti di Sospesi nel vuoto sembravano lontani, sia con Endocannibalismo che con il nuovo Tagli/Talee gli Stormo zittiscono le malelingue e confermano di essere più vivi che mai. Il gruppo veneto è fra i pochi a non limitarsi al compitino in un genere che troppo spesso preferisce restare confinato ai propri cliché; in un mondo di gruppi che si autocitano, lunga vita al coraggio degli Stormo.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.