Stumpf, una formula consolidata
A distanza di 4 anni e mezzo dall’esordio con l’omonimo Ep, gli Stumpf ossia Ilia Gorovitz (batteria) e Sun Ra Bullock (basso) pubblicano Sand, il primo album in vinile su Edelfaul Recordings.
Registrato il 7 e l’8 gennaio 2023 presso gli U.F.O. Studios di Berlino da Fabian Knof, il duo ha suonato rigorosamente full take con tutti gli effetti e i rumori creati durante queste riprese senza alcuna sovraincisione.
Le quattro tracce del disco sono state composte utilizzando solamente basso e batteria, modulando in tempo reale direttamente dal mixer i rispettivi suoni attraverso distorsioni, delay e loop di feedback, il risultato è un concentrato di rock duro e noise che il duo ha coniato con il termine di regressive rock.
Dopo un iniziale riscaldamento durante il quale basso e batteria si studiano in un lento e inesorabile cammino fatto di suoni distorti ridotti all’osso, il duo sforna riff circolari (si, il basso viene suonato come una chitarra) e ritmiche brutali già nella traccia di apertura Stone che s’impone il compito di scartavetrare i timpani dell’ascoltatore in una devastante e alienante coda noise.
In Sand si possono sentire pure tecnicismi di scuola mathcore, un brano segnato dalle ossessive poliritmie d’origine afro. Nella parte centrale s’impone il suono distorto e alieno del basso, pieno di rumorismi, trascinatore tra gli slanci e le aggressioni della batteria in quella che si rivela una imponente centrifuga noise-rock.
In chiusura Sun è la traccia più articolata tra le quattro: la strumentale impiega un po’ prima di decollare, ma la sua apertura polverosa, quasi stoner, merita l’attesa. Quando le distorsioni aumentano e la batteria ci dà pesantemente sui piatti sembra quasi di ascoltare un urlo primordiale, ripartendo da un suono asciutto ed essenziale, torbido e sinistro che scuote le viscere muovendosi attraverso un immaginario post-metal.
Sand è un album che non scende mai a compromessi: una formula consolidata che in questo lavoro funziona molto bene dandoci l’impressione lampante che il duo sia più in forma che mai
Fortemente consigliato a chi ascolta Godflesh, Deafkids, Shit and Shine, BNNT, Sunn O))) e BADA.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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