L’inno catacombale di Sun Ra Bullock
Di Sun Ra Bullock si sa poco o nulla, che sia un uomo o una donna, poco importa. SRB è un’entità sconosciuta e misteriosa già attiva come batterista negli Atomvulkan Britz e nel duo degli Stumpf con Ilia Gorovitz, che lascia parlare la sua musica: un mix di rumori, distorsioni e droni utilizzati per descrivere una serie di stati mentali ed emozioni: esaurimento, intossicazione, alienazione, rabbia, ansia, paura, ma anche gioia, comunità e amore.
Il suo primo album dal titolo di Real Visceralismo, pubblicato il 28 febbraio 2021 in formato cassetta e digitale da Edelfaul Recordings, è stato registrato tra Città del Messico e Berlino, senza sovraincisioni in one take, in modo da catturare l’atmosfera di morte presente nella capitale messicana, tenendo così senza correzioni i rumori accidentali della registrazione.
Lungo le quattordici tracce di Real Visceralismo, quindici nella versione tape, si percepisce il senso di timore, d’instabilità e di pericolo che si respira a Città del Messico.
L’album si apre con i suoni metallici e sinistri di República de Chile ottenuti dalle tastiere Casio e Roland con le quale Sun Ra Bullock ha registrato tutto l’album. Un suono carico di risonanze che colpisce allo stomaco, per una traccia che ci introduce in un mondo cupo e nebuloso.
Nell’immaginifica La Llorona il riverbero viene utilizzato “a cascata”, un suono tremolante perfettamente in grado di incutere paura, un organo ambientato in un film horror pervaso dal forte senso di abbandono. Non è da meno la successiva Tramadol che si differenzia dalla traccia precedente per le sue increspature elettroniche che conferiscono dinamicità al brano. Un suono che tende sempre più all’astrattismo, come si evince da Pinches fritos. Completamente diverse dal resto Caja de música e Ni sono una sferzata di gioia in un album nero come la pece.
Real Visceralismo è un album monolitico, quasi ostico, perché le sue tracce sono litanie strumentali intese come un viaggio della mente in un mondo meditativo e psichico fatto di morte e paura. Sicuramente non è un album adatto a tutti, si consiglia l’ascolto col giusto mood per poter apprezzare al meglio la musica dilatata, cupa e visionaria di Sun Ra Bullock.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti