Svart1: alla scoperta della figura di Mitra
Raimondo Gaviano è un artista di origini sarde che si muove in ambito ambient, dark ambient ed elettronica. Svart1 è la sua oscura creatura, un mondo astratto e visionario popolato da suoni cupi e basse frequenze alienanti in grado di alterare la percezione dello spazio e del tempo. Con questo moniker il nostro si è reso protagonista di molteplici collaborazioni e uscite discografiche che l’hanno reso un nome noto nella scena dark industrial.
Pubblicato da Mask Of The Slave, The First Cut Is The Deepest è l’ultima uscita di Svart1, la prima parte di una trilogia a cui farà seguito The Second Cut Is Your Tongue nel 2023 e The Last Cut Is The Heart nel 2024.
La trilogia ha come concetto univoco il culto mitraico e le divinità della triade Ahura Mazda, Anahita e Mitra. Questo primo capitolo tratta della figura di Mitra e della sua essenza primaria cioè come protettore dei rapporti tra la divinità e l’uomo, tra gli uomini e le loro istituzioni e tra tutti gli esseri umani stessi.
Sei movimenti lenti e freddi, tipicamente nordici, con Gaviano impegnato nel costruire un’architettura elettronica basata sul rapporto tra uomo e Natura. Una sintesi granulare densa apre a paesaggi sonori distesi e meditativi caratterizzati da frequenze basse e sfrigolii sinistri che aprono spiragli di luce tra le distese di droni come nella traccia d’apertura Corax. La seconda traccia, Nymphus, ha una grande potenza immaginifica: la strumentale plumbea e densissima, si presenta come un mare mosso da oscillazioni, impreziosito da scoppi metallici che vengono utilizzati per dare dinamismo alla composizione. Un mare pronto a scatenarsi in una tempesta caotica di frequenze taglienti che disegnano un immaginario post-umano.
Lentamente le onde si calmano fino ad arrivare con Persa a prendere le sembianze di una landa deserta soggetta a minime variazioni, come a voler rappresentare il lato più introverso della musica di Svart1.
The First Cut Is The Deepest Svart1 inizia un percorso circolare sulla potenza della Natura e sulla necessità di poterla evocare e di saper riconoscere in lei la nostra unica salvezza. Un album ben riconoscibile dalla marca sonora del nostro, nato intrecciando con sapiente maestria droni, cupi microcosmi sonori e sintesi granulare.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
Commenti recenti