Svart1 e il culto del Mitraismo
A poco più di un anno da The First Cut Is The Deepest, Raimondo Gaviano in arte Svart1 pubblica la seconda parte della trilogia che fa riferimento all’antica religione ellenistica del Mitraismo.
The Second Cut Is Your Tongue verte sulla figura di Ahura Mazda e sulla sua essenza magica che costituisce lo strumento del verbo supremo, prendendo ispirazione dal testo religioso zoroastriano Ardā Wirāz-nāmag nel quale vi è narrato il viaggio onirico di un devoto zoroastriano nell’aldilà alla scoperta dell’Inferno e del Paradiso.
Con The Second Cut Is Your Tongue Svart1 si muove nei territori del dark ambient e dell’industrial, un rituale alchemico alimentato da ritmi tribali e strati di sintetizzatori inquietanti e abrasivi dal taglio cinematografico per un’esperienza d’ascolto emotivamente forte.
Brani come A barrel of memory suonano profondamente alienanti: un’atmosfera rarefatta avvolge la traccia con un’ossessiva ritmica tribale a scandire l’arrivo dei droni contribuendo a rinforzare la visione cinematografica di questa produzione.
In A Venomous Mixture prevale un lato più ritualistico e noise: i canti e i suoni degli strumenti acustici attingono direttamente dall’antico Iran combinandosi con scoppiettanti pulsazioni elettriche e strutture rimbombanti a bassa frequenza. Il risultato evoca antiche cerimonie che aprono un portale onirico per esplorare differenti piani dell’essere.
Lying on grass or lonely slopes è un episodio denso di granularità crepuscolare e stratificazioni sonore. Una traccia epica nella quale puoi ascoltare droni dal suono atmosferico e canti gregoriani mischiarsi in un vento gelido che fluttua tra concitate ritmiche elettroniche.
The gaze fixed in your soul suona leggera, fredda ed edificante, con i droni che riescono a strutturare un’atmosfera eccezionalmente tesa. Gli strumenti a corde e i continui tintinnii stemperano l’atmosfera rendendo lentamente il brano disteso e rilassato.
The Second Cut Is Your Tongue è molto più che un semplice album dark ambient: le parti di percussione sono in totale simbiosi con i droni, creando trame ronzanti risaltate dal profondo e toccante effetto dei canti. Un’avventura angosciante alla scoperta dell’Inferno e del Paradiso.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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