Svart1: nel cuore delle Torri del Silenzio
Pubblicato dall’etichetta milanese Wild Drone Music, Towers of Silence è il nuovo Ep di Svart1, moniker di Raimondo Gaviano.
Si tratta di un viaggio nel tempo e nello spirito, un’evocazione di rituali antichi e legami culturali che ancora risuonano nel presente. Con questo nuovo capitolo, l’artista cagliaritano esplora le profonde implicazioni della religione zoroastriana e il suo legame con le pratiche funerarie, offrendo un’esperienza sonora che trascende il mero ascolto.
Attraverso sonorità dense e ipnotiche, l’ascoltatore viene catapultato nel cuore delle Torri del Silenzio, luoghi dove la morte viene celebrata e rispettata, e dove la musica diventa un medium per riflettere sul ciclo della vita.
Svart1 parte subito col botto, avvolgendoci in una densa nube di mistero grazie ai droni vibranti di Towers of Silence (Intro), una produzione dark ambient caratterizzata da una ritmica incessante dai toni industriali, che funge da motore pulsante del brano.
A Black Vulture Finds Sustenance è una traccia densa e avvolgente, un cupo rituale in cui si intrecciano atmosfere distopiche e voci ipnotiche, accompagnate da una melodia morbida alla quale è impossibile rimanere indifferenti. Questa esperienza sonora cattura e avvolge, trascinando l’ascoltatore in un viaggio suggestivo.
In The circle of vulture life, i field recordings si intrecciano con una coltre di suoni, dando vita a un flusso vischioso di droni, ossessivo e coinvolgente, interrotto da fragili frammenti di una consistenza materica.
Towers of Silence si arricchisce della reinterpretazione di Towers of Silence (Outra), realizzata dal producer WTTM (moniker di Matteo Frau), che conferisce al brano un approccio più elettronico e ossessivo.
Svart1 continua il suo viaggio nell’oscurità, dando vita a una materia sonora che intensifica l’aura di mistero e il crescente disagio evocato dalle spettrali modulazioni sintetiche. Towers of Silence rappresenta un equilibrio perfetto tra dinamiche Dark e Ritual Tribal ambient, caratterizzato da una cifra stilistica personale che rende immediatamente riconoscibili le produzioni di Gaviano.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.