Il romanticismo decadente di Jason Sweeney
Nuovo capitolo in casa Sound In Silence, questa volta tocca a Jason Sweeney presentare il suo terzo album solista. Il compositore australiano, già noto con il moniker di Panoptique Electrical, ha pubblicato il 27 marzo Misery Peaks, in uscita per l’etichetta greca sopracitata.
Otto canzoni malinconiche che parlano di relazioni, intimità e romanticismo, trame elettroniche e ambientali costruite attorno alla fragile voce di Sweeney.
Il primo assaggio della voce profonda di Sweeney si ha con l’openerTo the Lake. Un’atmosfera inquietante avvolge le incisive parole sussurrate da Jason. La lunga produzione è un insieme di droni ottenuti dalla sezione d’archi, piccoli impulsi elettronici e un beat essenziale che rendono ancora più tetro e spettrale il mood del brano.
Kidè per intenderci il trait d’union tra David Sylvian e i Depeche Mode. Un brano viscerale che incorpora la sottile melodia di un pianoforte con una ritmica minimale dalle sonorità metalliche. In Please Accept My Love si sente lo spettro di Nick Cave: il piano preparato impreziosito da rumori di fondo crea un effetto allucinogeno. Sottili glitch elettronici ed un tappeto leggero di droni enfatizzano il timbro caldo della voce.
Uno spunto interessante è dato dal sound di Sun, un mix di noise e industrial si abbatte sulla parte iniziale della traccia. Rumori atonali e assordanti vengono interrotti da un battito minimale per aprire il brano a sonorità più morbide, si materializza così la vera forma canzone. Circondata da implosioni e dalle profonde sonorità degli archi, la voce ruba la scena diventando la protagonista principale.
La grottesca oscurità di Solitear pone l’attenzione sulle sonorità decadenti degli archi. Neanche la cassa dritta riesce a scalfire il tono grave della voce che lentamente svanisce in una coltre di feedback.
Consigliato agli estimatori di Aldous Harding, Scott Walker, David Sylvian, Nick Cave e i Depeche Mode, Misery Peaks è un album profondo che fa della maturità espressiva della voce di Jason Sweeney il suo punto forte.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti