Swoop and Cross: la quiete prevale sul rumore
Dopo aver debuttato nel 2018 su Time Released Sound con Stories of Disintegration, un album caratterizzato da uno stile malinconico incentrato sull’uso del pianoforte, il compositore, produttore e polistrumentista portoghese Ruben Vale aka Swoop and Cross ha rilasciato per Piano and Coffee Records il suo secondo album dal titolo di Les Fauves.
Il disco è profondamente influenzato dalla corrente artistica del fauvismo, il primo dei grandi movimenti d’avanguardia dell’arte europea che si ebbe tra la fine del XIX secolo e la prima guerra mondiale. La semplificazione delle forme, l’indagine del rapporto tra musica e società, l’immediatezza dei contenuti ispirano l’uso di una forte saturazione, di segmenti orchestrali incoercibili e puntiformi melodie.
Les Fauves si apre con i quasi quindici minuti di The Hand: una delicata trama ambientale sulla quale si poggiano le melodie fluttuanti e gentili del pianoforte che evidenziano un’aria di inquietudine filtrata attraverso un’atmosfera morbida e rilassata. Un imponente pezzo strumentale in grado di evocare un’intimità avvolgente data dall’uso delle ripetizioni di accordi meravigliosamente semplici.
Nella parte centrale dell’album Onni e Vestal evidenziano il tono solenne dell’opera: due tracce pervase da una statica elettricità coadiuvata da leggeri droni e nastri sibilanti per un’estetica cinematografica.
Stilisticamente meno aggressiva, CLVLL è una traccia più conservatrice, la confort zone del nostro artigiano del suono che riprende la natura classica del precedente lavoro. Melodie brillanti su un letto di archi in grado di catturare l’attenzione di chi è attratto dalla musica classica contemporanea.
In chiusura The Fist unisce il recente passato del musicista di base in Norvegia con il presente per dimostrare che la quiete interiore, qui sotto forma di melodie gentili, può permeare e alla fine prevalere sul rumore.
In definitiva Les Fauves si presenta come una raccolta ben curata di otto polaroid nelle quali si nasconde un lato ermetico ed oscuro che fa del nuovo album di Swoop and Cross un lavoro avvincente.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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