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Much love per SYML

Già membro della band indie Barcelona, Brian Fennell in arte SYML è un cantautore statunitense di fama mondiale. Giunto alla ribalta grazie a brani come Where’s My Love (diversi dischi d’Oro in Europa e il Platino Canada) e gli onirici Wildfire e The Bird, SYML ha debuttato il 3 maggio 2019 con un album omonimo pubblicato da Nettwerk Records. DIM, il suo nuovo Ep uscito il 16 aprile per Nettwerk Records/Bertus, segna un nuovo capitolo nella carrirera di Fennell.

English

In every song of DIM we can hear very painful and raw lyrics. Is music a form of therapy for you? Does it help to overcome bad moments? Are you happy in this moment?

Music will always be a form of therapy for me both as a listener and an artist. It’s incredibly cathartic to write about sadness, especially when the creative experience isn’t trying to answer the question of sadness. It is comforting all around. I am happy in this moment!

DIM, in comparison with your debut album, favours the voice over the sound. When did you choose to move to a type of music that is more “essential” and “minimalistic” in terms of sounds? Do you work on a bigger scheme of a song, and then remove all excessive parts to extract the few elements that you think are going to work out for you and your song?

I’ve always tried to create from a place of minimalism, but of course that has different faces. Sometimes a track can have many elements and still be simple. For me, it’s always an exercise of not trying to say too much musically or lyrically, which is hard when you’re having fun with sounds and parts. This is where collaboration can be very helpful. Another brain and set of ears can really help expedite the process.

How did you start collaborating with Paul Meany?

I was introduced to Paul somewhat recently through a mutual friend, although I have been a fan of his for years. He is insanely talented and I feel honored to have worked on my own songs with him. Being able to align with someone creatively is a real gift.

DIM was released during this global pandemic, with no change to go on tour or play this album in a gig. How are you planning to promote your new Ep in the next months? Why did you choose to publish an album in a moment where you can’t bring your songs on a stage?

I don’t think the sole purpose of releasing music is to go perform it live. I think that is an amazing part of what I do, but writing and releasing music is not dependent on it. Thanks to the inter-connectedness of our world today, there are many ways to share myself and my songs with the world. On top of that, I believe that my music can help people who might be experiencing similar things like me. I think that’s important, almost like the duty of any type of artist.

The first track of the Ep is Stay Close. It’s a heartwarming song, electronic parts and the piano help to make your voice shine even more. In your opinion, what is the perfect formula for a successful track?

Ha! I wish I knew the perfect formula. Like any musician, I guess we are always trying to chip away at the magical recipe that makes a song special. It could be a certain arrangement of notes or chords, or the same with words. I think simplicity will always win. Humans are complex beings, but when something is given to us in a complex way, it can miss. Other than that, I think there is really no formula for success when it comes to music. It changes all the time. Who knows what “successful” music will sound like in 50 years?

You’ve been releasing new material every year since 2016. How can you be so prolific?

I’m not sure I would consider myself prolific, but I suppose that’s a subjective term. I’m lucky to work with people who are happy to release music as I create it. In most cases, I don’t think sitting on music for very long is helpful. Of course, there is strategy and when and how you release something, but too many limitations are never a good thing.

You played in Italy two years ago, at the Circolo Magnolia in Milan. What do you think about Italian audiences? Do you know any artist from Italy?

Yes! I played outside during a heatwave which was pretty awful, unfortunately. But we still had an amazing time! Of course, the wine and food made it more enjoyable. I think Italian audiences are lovely! Great energy, even during a heatwave! Of course, I know and loved Ennio Morricone. I grew up studying classical piano so am very familiar with Italian composers like Puccini, Monteverdi, and Rossini. I should be more aware of current Italian artists!

Please leave a message to your followers, possibly a quote that represents your life’s philosophy.

I hope we can all come out of this time with a more healthy perspective in all things, including being kind to each other and ourselves. Always try to keep things simple.

Italiano

Ciascuna delle 5 canzoni di DIM è caratterizzata da una dolorosa crudezza nei testi. La musica per te funge da terapia? Ti aiuta a superare i momenti infelici? Ora sei felice?

La musica è sempre stata una forma di terapia per me, sia come ascoltatore, sia come artista. Raccontare la tristezza è un qualcosa di incredibilmente catartico, specialmente quando l’intera esperienza creativa non mira a trovare una soluzione ad essa. È una sensazione confortante a 360 gradi. Sono felice in questo momento!

DIM rispetto al tuo debut album consolida una formula basata sulla semplicità in grado di risaltare la tua vocalità. La scelta di essere sempre più essenziale come è nata? Lavori di sottrazione per ottenere canzoni in grado di funzionare con pochi elementi?

Ho sempre cercato di creare qualcosa di molto minimale, ma ovviamente dipende dalle situazioni. A volte una traccia può avere tanti elementi, ma essere allo stesso tempo anche semplice. Mi esercito sempre a non strafare né nella musica né nei testi, cosa difficile quando ti stai divertendo con suoni e altri elementi. In questi casi, le collaborazioni aiutano molto. Un’altra mente e un altro paio di orecchie aiuta senza dubbio a velocizzare tutto il processo.

Come è nata la collaborazione con il produttore Paul Meany (Twenty One Pilots)? 

Mi hanno presentato Paul recentemente tramite un amico in comune, anche se sono un fan da anni. È davvero un artista talentuoso ed è un onore aver lavorato con lui. Avere la possibilità di allinearsi creativamente con qualcuno è un dono prezioso.

DIM è uscito in piena pandemia, con la possibilità di fare un tour e dei concerti totalmente nulla. Come pensi di promuovere il tuo nuovo Ep nei prossimi mesi? Come mai la scelta di uscire adesso che non puoi portare i brani nuovi dal vivo?

Non credo che l’unico obiettivo del pubblicare brani sia di esprimerli anche dal vivo. Credo che sia una parte fantastica di ciò che faccio, ma scrivere e pubblicare non dipende dai concerti che faccio. Grazie alle interconnessioni a livello mondiale, ci sono tanti modi di condividere ciò che faccio con tutto il mondo. Inoltre, credo che la mia musica possa aiutare coloro che magari hanno avuto delle esperienze simili alle mie. Penso che sia importante, quasi come un dovere di ogni tipo di aritsta.

L’Ep si apre con Stay Close. Il primo brano è avvolgente, l’elettronica e la morbidezza del piano risaltano ancora di più la tua voce. Qual è secondo te la formula per un brano di successo?

Vorrei conoscere anche io la formula perfetta! Come ogni musicista, credo che chiunque cerchi di trovare la ricetta magica che renda speciale una canzone. Potrebbe essere un arrangiamento o una scala specifica, oppure solo delle parole. Credo che la semplicità vincerà sempre. Gli esseri umani sono esseri complessi, ma quando qualcosa viene proposta in maniera complessa, può essere non compresa. A parte questo, credo che non ci sia una formula perfetta quando si parla di musica. Cambia continuamente. Chi lo sa quale sarà la musica di successo tra 50 anni.

Dal 2016 fino ad oggi hai rilasciato ogni anno nuovo materiale. Come riesci ad essere così prolifico?

Non mi considerei così prolifico, ma credo sia una cosa soggettiva. Sono fortunato perchè lavoro con persone che sono felici di pubblicare musica mano a mano che la credo. Nella maggior parte dei casi, non credo che pensarci troppo sia d’aiuto. Ovviamente ci sono delle strategie da applicare per pubblicare qualcosa, anche se troppe limitazioni non sono mai una buona cosa.

Hai suonato per la prima volta in Italia due anni fa, al Circolo Magnolia di Milano. Cosa ti ha colpito del pubblico italiano? Conosci qualche artista della nostra Penisola?

Sì! Suonai all’aperto con un caldo bestiale, sfortunatamente. In ogni caso fu un’esperienza bellissima! Il cibo e il vino l’hanno resa ancora più memorabile. Credo che il pubblico italiano sia adorabile! Grande energia, anche con quel caldo! Sono un grande fan di Ennio Morricore. Sono cresciuto studiando pianoforte classico quindi conosco molti compositori italiani come Puccini, Monteverdi e Rossini. Dovrei farmi una cultura sui nuovi artisti italiani!

Prima di salutarci, vuoi lasciare un messaggio per chi ti segue, una citazione che ben rispecchia la tua filosofia di vita.

Spero che tutti noi riusciremo ad uscire da questa situazione con una prospettiva migliore e più salutare, essendo gentili con gli altri e con se stessi. Cercate sempre di puntare alla semplicità.

Leggi la recensione dell’Ep DIM (QUI)



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