Forgetfulness!: la coraggiosa ed interessante ricerca sonora dei Synthetic Trees
Dopo un periodo di pausa dovuto anche allo sviluppo di progetti solisti, i Synthetic Trees hanno pubblicato l’Ep Forgetfulness!, in anteprima su Radioaktiv e disponibile dal 24 febbraio 2021, un progetto che raccoglie incisioni, registrazioni home made e brani scritti e prodotti negli ultimi quattro anni.
Untitled, track d’apertura, sembra nascondere una scelta programmatica per un Ep che non si può inquadrare in un genere, in quanto in esso la sperimentazione musicale è la componente più evidente: una combinazione quasi schizofrenica che inizia con un malinconico arpeggio di chitarra, appoggiato da un veloce beat di drum machine e suoni ambient in mix con la voce dallo stile che assomiglia a certe modalità post punk, modificate ed addolcite da effetti e lunghi echi. Un montaggio molto particolare di suoni e melodie, tenute insieme dall’impronta timbrica della voce, non presente in tutti i pezzi, ma fil rouge di un Ep che spazia in molti ambiti: dal post punk, a melodie di chitarra e accordi che ricordano il grunge, fino all’ambient, aggiungendo echi folk, schizzi lontani di sax jazz, beat concitati di drum machine e suoni elettronici stile Warp, noise e campionature, registrazioni di session live.
C’è tanta malinconia dentro questo disco, il cui ascolto è straniante e stranisce, quindi colpisce sia per ricerca musicale e sperimentazione sonora, sia per una scura caratterizzazione che crea un’omogeneità di fondo e pizzica le corde di certe emozioni lontane, indefinite, fusione di ricordanze e incursioni d’avanguardia.
“L’Ep vuole essere un prodotto indipendente, lontano dal concetto standard di uscita discografica minore, rimanendo in un contesto che ha ancora molto a che fare con i primi sentimenti shoegaze, avvicinandosi alle distorsioni e all’uso di drum machine e modulari, traendo da artisti quali Gang of Four e Throbbing Gristles, ma anche JPEGMAFIA e Alice Coltrane”.
Nata ad Amandola, un paesino sui Sibillini, il 20 aprile del 1979, fin da piccola ha sentito scorrere la musica dentro il suo corpo. Pianista fino al liceo, ora si diletta alla tastiera, ha scelto di fare l’Università e quindi di vivere a Bologna, dove ormai risiede da vent’anni, nonostante l’accento le sia rimasto profondamente marchigiano. Di lavoro fa la prof di lettere alle scuole superiori, in
un paese nel Modenese. Fra i suoi hobby, oltre alla musica, leggere e scrivacchiare.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti