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Tacet Tacet Tacet in equilibrio tra innovazione e texture organiche

Accantonato il progetto one-man band Tonto, Francesco Zedde torna a pubblicare musica con il moniker Tacet Tacet Tacet. Il musicista marchigiano, attualmente residente a Utrecht (Olanda), presenta Fickle, il suo terzo album, realizzato grazie alla collaborazione di diverse etichette internazionali: attenuation circuit (Germania), Bloody Sound (Italia), Gross Diskos (Grecia), Light Item (Italia) e Slowth Records (Italia).

In Fickle, le sei tracce si sviluppano a partire da fonti sonore o field recording, successivamente manipolate mediante tecniche di reverse, pitch shifting, granulazione e resampling. Il risultato è una composizione di paesaggi mentali emotivamente coinvolgenti, caratterizzati da suoni elaborati, riciclati e alterati, che conferiscono all’album un’atmosfera spettrale e cinematografica.

La complessità di Gamble, la traccia di apertura, è evidente sin dalle prime note. Realizzata in collaborazione con Jacopo Mittino, noto anche come 52 Hearts Whale, questa composizione inizia con un assolo di batteria che, opportunamente processato, evolve in un ritmo nevrotico e quasi industriale. L’aggiunta di una linea di basso profonda e pesante amplifica ulteriormente l’atmosfera. La formula proposta dai due artisti dà vita a un paesaggio sonoro magnetico, caratterizzato da frizzanti esplosioni e un brio costante, il tutto supportato da una produzione di prim’ordine.

In Pertinence, groove e glitch si intrecciano in un meraviglioso labirinto, arricchito da un beat dinamico in cui le chitarre processate conferiscono colore alla composizione. Con la terza traccia, ti immergerai completamente in un altro mondo, dimenticando tutto ciò che accade intorno a te. I paesaggi sonori elettronici e i suoni reali danno vita a una simbiosi affascinante, la più interessante finora.

In Unfocus, Jacopo Mittino torna a collaborare con Francesco Zedde, dando vita a una composizione ambient eterea. Il brano incorpora batterie elettroniche glitchy affiancate da strati di tensione, che si intrecciano con toni delicati e accompagnano la traccia in un crescendo armonioso. L’obiettivo non è decomporre la musica, ma arricchirla con un tocco davvero dolce.

In chiusura, Recurrence, frutto della collaborazione con Mittino, prende vita da due accordi di pianoforte ripetuti ossessivamente, immersi tra glitch e artefatti digitali. La voce eterea di Rea Dubach, sottoposta a un trattamento radicale, aggiunge un tocco inquietante al brano. Sebbene nelle tracce precedenti l’artista abbia incorporato texture più spigolose, i silenzi che si aprono in questo pezzo risultano essenziali e intenzionali tanto quanto gli impulsi sonori che lo punteggiano. Ne scaturisce così un’atmosfera ipnotica e contemplativa.

Le sei tracce che compongono Fickle si caratterizzano per l’assenza di una struttura tradizionale e per la varietà di texture e suoni che incorporano. Unendo l’aspetto più ritmico della sua musica con le partiture strutturate, che si manifestano nelle sezioni noise e ambient, Tacet Tacet Tacet ha creato un album imprevedibile e dal forte impatto viscerale.



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