Tremate tremate le Tacobellas son tornate
Dopo il buon debutto con Total 90, il duo post-punk delle Tacobellas torna a far vibrare gli strumenti con Don’t try this at home, uscito il 13 agosto per la label americana Editoris e per le italiane La Barberia e Koe Records.
Un nuovo Ep totalmente DIY per Valentina Gallini (chitarra e voce) e Greta Lodi (batteria), Don’t try this at home suona imperfetto, “incazzato” e ruvido… ed è per questo che funziona.
Le figlie segrete delle L7 e Bikini Kill sfornano quattro tracce sincere e grezze per una sferzata di energia e potenza da farvi saltare dalla sedia. Si comincia con Lazy Sunday, una canzone garage senza fronzoli con un giro di chitarra frizzante e un ritornello killer. Il risultato è un anthem rockeggiante. La coda del brano è un tripudio di urla che dà il guizzo finale al brano.
Il sound polveroso di I Hate My Boyfriend guarda sicuramente agli anni Novanta. La seconda traccia è grintosa e affonda le radici nel punk. Il drumming si arricchisce con l’uso del campanaccio dando spazio a nuove soluzioni per la parte ritmica. E quando sembra che la song stia per concludersi il duo riparte daccapo a mille. La voce di Valentina è un’arma letale che dà il proprio meglio nei ritornelli urlati rivelandosi una vera riot girl.
Con Sheessss il duo diffonde musica incendiaria nell’aria! La chitarra nevrotica affiancata dalla batteria che suona dritta come un treno per uno schema consolidato e dirompente. Chiude Stinky Girls: l’intro con le voci parlate è fuorviante, ma quando attaccano gli strumenti torna prepotente la violenza sonora del duo, un grintoso garage rock proposto in maniera personale.
Le Tacobellas suonano sporco, distorto e lo-fi perché neanche l’afa e il caldo estivo può fermare il rock’n’roll. Con 30 gradi all’ombra è l’ora di tirare fuori il chiodo dall’armadio!
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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