The Bongolian is back, fortunatamente
From East Side To West Side
East Side/West Side: è diviso così il nuovo e sesto album del batterista e polistrumentista inglese Nasser Bouzida. Questo nome non vi dice nulla? Meglio cercarlo alla voce Big Boss, frontman dello straordinario progetto The Bongolian, tornato, fortunatamente, nelle nostre vite.
Harlem Hipshake parte ed è subito anni Settanta, occhialoni, fiati a reti unificate, funk, soul, New York e tanto altro. In uscita il 13 novembre 2020 per Blow Up Records, distribuzione Goodfellas, il disco è un grande ritorno per la multi-composizione inglese che, si schianta addosso con una energia da pazzi!
Il perfetto mix ideato da The Bongolian può vantare riferimenti multipli: tanto sembra di ascoltare una di quelle registrazioni delle Big Band, le orchestre jazz degni anni Venti, quanto ritorna in mente la musica latina, qualche accenno hip hop al gusto di Sugarhill Gang.
Nonostante la varietà dell’ispirazione creativa, il filo rosso che lega tutta l’opera è, sicuramente, New York. Non tanto, e non solo, per il riferimento nel titolo di uno dei suoi quartieri più interessanti, Harlem, ma proprio per il grande bacino di influenze in esso contenute, proprio come questa città.
Capitale del mondo e dei sogni di libertà, New York fa da sfondo a pezzi come Harlem Hipshake, East Side Rumble, Soul Drums in 11th Street, Manhattan Cornbread, Tito’s Pay Off e Swinging at Palm Gardens..e non solo. Questo disco ha tredici braccia, ognuna con la proprio intima natura, che spezza la noia di questi tempi e ci regala viaggi interminabili, distensioni dell’anima in loop che elevano spirito e mente.
The Bongolian si conferma un progetto dall’immensa ricerca perfettamente bilanciata con la suprema arte del lanciarsi d’istinto su un groove che ci fa l’occhiolino, donando ad ogni brano la possibilità di essere unico.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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