The Bug & Dis Fig: forma e sostanza
Kevin Richard Martin cambia costantemente forma, ciò che non cambia è la sostanza: musica di spessore e di alta qualità. Che sia il dub spettrale di King Midas Sound, l’industrial hip-hop dei Techno Animal o il mix di free-jazz e metal dei God, Martin resta una certezza. Innovatore e fautore dell’avanguardia, sia da solo o affiancato da nomi illustri come Justin Broadrick o Alec Empire, Martin è un instancabile e prolifico produttore, come dimostra la sua discografia.
Questa volta riprende le vesti di The Bug per pubblicare un nuovo album in collaborazione con la cantante americana Felicia Chen aka Dis Fig. In Blue, uscito il 20 novembre via Hyperdub, è un meltdown di dancehall destrutturata e dub elettronico intriso di paura, che gli stessi autori hanno denominato “Tunnel Sound”.
Nelle dodici tracce del disco convivono un sublime dinamismo dato dalle strutture grezze di The Bug in funzione della voce ammaliante di Dif Fig. Come ad esempio è un contrasto tanto azzardato quanto affascinante. Un muro sincopato di sub cavalcati dalla palpabile tensione della voce di Dis, i due prendono la dancehall e la uniscono ai toni cupi del trip-hop. Le pulsazioni dubstep di Blood con la linea di basso in evidenza trova manforte nei rumori bianchi di fondo. Più che ossessiva, un incubo a occhi aperti. Levitating, sospesa tra atmosfere bristoliane e un basso ossessivo, è un flusso turbolento e cinematografico guidato dalla carnalità della voce. La conclusiva End In Blue è una conturbante strumentale fatta di echi e riverberi riversati in un tessuto dark ambient.
Con In Blue The Bug & Dis Fig provano ad innovare un genere di nicchia come la dancehall, ne diventa una trama spaziale e futuristica nella quale i classici riddim giamaicani, appena mixati, acquistano nuova vita. L’album risulta ipnotico e coinvolgente, claustrofobico ed etereo, in grado di fondere le sonorità che The Bug aveva già proposto con le pubblicazioni a nome Kevin Richard Martin (vedi l’album Sirens) con una voce, quella di Dis Fig, che si staglia nella mente come il richiamo di una sirena.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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