Il viaggio sonoro dei The Gluts
Terzo album per i The Gluts, Dengue Fever Hypnotic Trip seguito di Estasi del 2017.
Violento e claustrofobico, il disco è uscito il 12 aprile 2019 su Fuzz Club Records ed è stato ispirato dal viaggio della bassista Claudia Cesana in Africa, dove ha contratto due malattie tropicali: la febbre dengue e la malaria.
Nicolò J. Campana (voce), Marco Campana (chitarra), Claudia Cesana (basso) e Dario Bassi (batteria) ci trascinano in un viaggio ipnotico attraverso un suono grezzo e spigoloso.
Con la prima traccia E. The Real Punk Rocker i quattro mettono subito le cose in chiaro: basso e batteria suonano dritti con le chitarre sature di fuzz che tirano su un muro di suono invalicabile. La voce è aggressiva da vero punk rocker per una traccia a metà tra il noise e il punk.
Spazio anche al post-punk di Swamp con le voci di Nicolò e Claudia che s’intrecciano e si contrappongono. Ricca di riverberi, la traccia non disdegna la melodia celata sotto una coperta di distorsioni.
In Leviathan la voce di Nicolò J. Campana sembra rubata direttamente ad un gruppo grunge, l’incedere lento con un riff monotono si rivelano una tempesta rumorosa che mette a dura prova l’ascoltatore.
Influenzata dalla new wave, la penultima traccia De Witte Jager è cupa e spigolosa con gli snare metallici e il basso cavernoso a sorreggere la voce quasi recitata.
Chiude l’album J. Will Fuck You Now, noise rock senza fronzoli, feedback che spaccano le orecchie, la parte ritmica solida e le chitarre mettono gli accenti sulla traccia, il sunto di tutto quello che si può ascoltare nel disco.
Dengue Fever Hypnotic Trip è un viaggio sonoro tortuoso che riporta in musica le tappe della febbre dengue e della malaria che hanno colpito Claudia. Un album delirante, capace di tramortirti dall’inizio alla fine.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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