The Green Kingdom: l’arte di disegnare paesaggi sonori
Attivo dal 2006 come sound designer, Michael Cottone in arte The Green Kingdom trasforma le sue opere grafiche in melodici paesaggi sonori. Progettare e dare forma alle immagini per poi veicolare un messaggio attraverso la musica. È così che l’anima da grafico e quella da musicista convivono nella stessa persona.
Solaria è il nuovo capitolo di una carriera ricca di pubblicazioni. Il nuovo album del musicista del Michigan è uscito il 27 marzo per Sound in Silence: otto nuovi brani per una durata complessiva di circa 40 minuti di musica ambient-drone. Un album curato nei minimi dettagli tra atmosfere fluttuanti, ritmi lineari e suggestivi arpeggi.
Il drone d’apertura introduce Atmosphere 1.Un flusso celestiale impreziosito dalle note ipnagogiche della chitarra ches’intrecciano in una trama scintillante in una lenta e costante espansione. In apertura il suono di un carillon introduce Arc. La texture si rigonfia con l’ingresso dell’EBow, campanelli ipnotici che creano una condizione di stasi. Gli arpeggi completano il tutto conquistando la scena e disegnando un morbido tessuto post rock.
Sol 1 si distingue per gli arpeggi malinconici che accompagnano la traccia per tutta la sua durata. Strati di droni in sottofondo e una parte ritmica affidata ad una drum machine che conferisce un aspetto lo-fi al brano.Dome si muove dolcemente, uno scorrere fluido tra delicati rintocchi e sognanti linee di chitarra. Un breve passaggiodal carattere contemplativo. Con Distance The Green Kingdom ripropone quel dub ambient che l’aveva caratterizzato nei precedenti lavori. Suoni immaginifici carichi di delay fluttuano lentamente creando un’atmosfera distesa e liberatoria. Un lento crescendo di tintinnii, piccole oscillazioni, chitarre e sintetizzatori per una delle tracce più intense emotivamente parlando.
Solaria è il disco giusto per rilassarsi, fermarsi a riflettere e lasciarsi catturare dalle otto fotografie ambientali sapientemente realizzate da Michael Cottone
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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