Una dolce pedalata con i The Kalweit Project
Swiss Bikes è titolo dell’Ep di The Kalweit Project, progetto musicale di Georgeanne Kalweit che trae ispirazione da un episodio di vita vera e vissuta, il trasloco di due biciclette abbandonate in un garage a prendere polvere per anni in Svizzera prima di essere portate in Italia e per così dire, riportate in strada, sarà occasione di riflessione all’interno della storia di coppia tra l’autrice e suo marito.
Quel piacevole perdersi nel crepuscolo per le stradine di campagna pugliesi, riconnettersi nel silenzio e nell’oscurità alla natura accogliente riportando a galla sensazioni legate alla propria infanzia, sono nell’album sinonimo di due personalità ritrovate, simili, che finalmente incrociano la stessa strada pur venendo da due parti diverse dal mondo, Minneapolis lei e Lecce lui; l’improvvisa e forse karmica scomparsa delle bici suggerirà interrogativi rimodellando la storia del loro quotidiano con la nascita di riflessioni sul tempo trascorso assieme e con le ipotesi sull’eventuale futuro che appare forse adulto? È necessario e salutare che vi sia un elemento di “gioco” per alimentare la curiosità per l’altra/o?
Quando due persone iniziano a frequentarsi danno luogo ad una nuova prospettiva, come la collisione di due nazioni in cerca di una nuova lingua, creare è sostanzialmente vitale e appaiono necessari l’istinto e la curiosità primordiali nello scoprire l’altra/o; l’album descrive il concetto di infanzia come qualcosa di breve ma molto intenso, che inevitabilmente influenza e condiziona la nostra vita adulta, con l’essenza di chi siamo e di chi eravamo da bambini spesso nascosti, soppressi e celati da una maschera.
Cinque brani dove Swiss Bikes è anche il titolo del primo singolo estratto e con un approccio armonico d’intensità drammatica, distensione e margine di recupero dell’ironia si intercalano in Seriously Furious, evidente l’ottima rilegatura strumentale rockeggiante, così equilibrata da risultare quasi storica, da appassionati del genere; il lento e ultimo brano The Earth is Flat rinverdisce chitarre e microfoni dei classicissimi rockers anni ‘60 in questo album con diversi elementi contrastanti, ma come tutti noi ben sappiamo “C’est la vie..”
Nata ligure ma di origine ispanico salento romana, classe ’67, diploma di conservatorio, corista e solista in diverse formazioni, insegnante, arrangiatrice ed improvvisatrice jazz, al momento.
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