Valor dei The Opium Cartel, un album adatto a tutti
The Opium Cartel è il solo project del chitarrista dei White Willow Jacob Holm-Lupo. La formazione attuale vede coinvolti i cantanti norvegesi Venke Knutson e Alexander Stenerud, oltre ad alcuni cantanti inglesi quali Rhys Marsh, Tim Bowness e Stephen Bennett. Gli altri musicisti al servizio dell’autore e polistrumentista norvegese sono Mattias Olsson, Lars Fredrik Frøislie, Ketil Einarsen e Ellen Andrea Wang.
La band non nasconde la propria appartenenza stilistica e dichiara candidamente sui social di essere stata influenzata da un certo pop elettronico che negli anni Ottanta andava per la maggiore. Gli accostamenti si sprecano: gli OC in effetti vengono paragonati, quanto ai singoli aspetti del loro composito stile musicale, ai The Blue Nile e Shriekback, Alan Parson Project, Camel, Kate Bush, Peter Gabriel, Thomas Dolby, Japan, Roxy Music.
La nota stampa dell’ufficio stampa che cura il gruppo, la Creative Eclipse, cercando di dare una descrizione generale dei contenuti e delle immaginifiche atmosfere musicali presenti in Valor, il loro terzo disco, pubblicato il 5 giugno 2020 da Apollon Records, parla di canzoni sull’arroganza e sull’ottimismo dell’infanzia e della gioventù, periodi entrambi della vita dove tutto ciò che si immagina sembra poter effettivamente accadere.
Come in una delle operazioni di cut up tanto care a W. S. Burroughs, questo album si compone di diverse suggestioni musicali tipicamente anni 80 e precedenti, ricche di varie sfumature: si va dal rock al pop (quello più leggero ma anche quello più raffinato e di spessore), dal progressive alla psichedelia.
Valor contiene nove canzoni (otto più una cover dei Ratt) per un totale di 44 minuti di musica; al suo interno brani come In The Streets, Slow Run, A Question of Re-entry, Nightwing, non mancheranno di suscitare interesse tra gli appassionati del genere.
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