The Smile: fuori dall’oscurità
Se fai parte di una tra le band più venerate degli ultimi vent’anni è normale avere mille aspettative legate all’uscita di un tuo nuovo progetto. È il caso dei The Smile, nuova formazione composta dai due uomini-simbolo dei Radiohead, Thom Yorke e Jonny Greenwood, con Tom Skinner dei Sons of Kemet coadiuvati dal solito Nigel Godrich alla produzione.
A Light For Attracting Attention è un album atteso da mesi, fin dall’uscita del primo singolo, la dirompente canzone post-punk You Will Never Work In Television Again, attesa terminata il 13 maggio 2022 con la pubblicazione su XL Recordings, 13 tracce fortemente legate all’avant-rock dei Radiohead, arricchite dalle inflessioni jazz di Skinner.
L’album si apre con l’accattivante melodia di The Same, un brano a metà tra l’IDM degli Atoms For Peace e l’elettronica claustrofobica delle uscite soliste di Thom Yorke. Un lento crescendo accompagnato dal suono ipnotico dei modulari, un beat elettronico sul quale si poggia la voce ansiogena che completa così il mantra di un carillon psichedelico. L’inebriante intro nu-jazz della batteria di The Opposite apre la strada ad una serie di linee di chitarre, quest’ultime vengono intrecciate per formare un tappeto sonoro dalla facile presa che andrà ad ospitare la morbida voce di Yorke in stato di grazia.
Pana-Vision è un brano rock lento e d’atmosfera sorretto dalle aperture melodiche del pianoforte. A rendere maestoso il brano l’intervento della London Contemporary Orchestra, una traccia ibrida che sa coniugare la capacità narrativa e poetica dei tre con l’eleganza dell’orchestra.
È nei brani come Speech Bubbles che i The Smile trovano il guizzo vincente: essenziale, scarno, improntato sull’esaltare le emozioni dettate dalla voce e dagli avvolgenti arpeggi elevati all’ennesima potenza dall’ingresso dell’orchestra.
«Qualcuno mi conduca fuori dall’oscurità» canta Yorke in Open The Floodgates, traccia composta da elementi in antitesi, un gioco di luci ed ombre tra digitale e strumenti acustici, con la voce incorniciata dalla dolce elettronica.
Di contro emergono in brani come A Hairdryer l’influenza afro-beat dei Sons Of Kemet con gli archi della London Contemporary Orchestra ben amalgamati con le chitarre di Greenwood, un interessante intreccio che evidenzia la voglia di sperimentare con soluzioni nuove.
In fin dei conti A Light For Attracting Attentionè un album che non delude le aspettative, complessivamente risulta un lavoro compatto ed entusiasmante, ricco di spunti interessanti nel quale si mescolano rock, elettronica e jazz, confermando tutto quello che ti aspetteresti da Thom Yorke, Jonny Greenwood e Tom Skinner.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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