The Sweet Life Society, la musica come strumento di divulgazione di narrazioni per un futuro diverso
Ad un anno da Antique Beats (2018), arriva il secondo album dei torinesi The Sweet Life Society.
Manifesto!, pubblicato il 29 marzo 2019 per Black Seed, è stato anticipato da una campagna di guerrilla marketing, con l’affissione di manifesti per le vie di Torino che promuoveva il singolo Better Than That.
Gabriele Concas e Matteo Marini, alle produzioni, Moreno Turi aka Emenel alla produzione e alla voce, Giulietta Passera alla voce, Diego Grassedonio e Paolo Celoria al sax, Vito Scavo al trombone, Giangiacomo Rosso alla chitarra e Pietro Verri al basso hanno dato vita ad un album dal sapore internazionale.
Swing, Patchanka, Reggae e Drum and Bass vengono mischiati insieme per ottenere un sound unico che fa da sfondo ai testi impegnati e sul sociale.
Ne viene fuori un lavoro colorato e divertente, come nel caso di Parlano d’amor con i suoi ritmi in levare elettronici. Le due voci dialogano meravigliosamente, Moreno Turi è un trascinatore col suo raggamuffin che si sposa benissimo con le sonorità più urban.
Al fianco dei Cacao Mental Astrocumbia esplode in un mix letale di swing, cumbia e drum and bass. I The Sweet Life Society potevano incorrere nel rischio di tirar fuori una traccia tamarra, invece hanno saputo ben equilibrare i vari elementi. La voce di Giulietta Passera si adatta benissimo su qualsiasi beat, risultando sempre seducente.
In Not a Game Yendry dei Materianera duetta con Emenel, che in questa traccia compare anche come producer. Un suono spaziale che sorregge le due voci con in evidenza il cantato delicato di Yendry, la produzione va in direzione del mondo di Moreno Turi, più vicina alla dubstep che ai suoni dei The Sweet Life Society.
Con Ya Mayla arriva la prima delle due collaborazioni internazionali, quella con la banda palestinese di ottoni Al Raseef e la cantante siriana and Mirna Kassis. La traccia viene contaminata dai suoni arabi che insieme alla d’n’b risultano un ibrido interessante e vincente.
La seconda collaborazione sul fronte internazionale è quella con MC Taiwan, uno dei componenti principali del collettivo reggae francese Chinese Man. Oh Beauty chiude il disco con i ritmi in levare, i fiati le danno colore e le due voci si incastrano come in una vera massive reggae.
Manifesto! è un ulteriore passo in avanti per i The Sweet Life Society, un album che fa ballare e divertire ma allo stesso tempo riflettere.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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