The Taan Trio e la sua esplosiva improvvisazione
Diavoli e magia
Da poco più di un mese, è uscito per Chant Records/Felmay un disco da conservare e tutelare in una serie ristretta di ascolti privilegiati, che mangia, letteralmente, qualsiasi concorrente, senza nemmeno nominare quanto sia superiore alla media conosciuta e venduta al grande pubblico. The Taan Trio è il reo confesso di questo capolavoro, dal titolo Live At Easy Nuts Lab, nove brani che si concludono sempre con un applauso.
C’è una motivazione e, semplicemente, sta nel fatto che il disco è registrato proprio con lo spirito di un live, maturato dal desiderio del leader e mente del progetto, Alberto N.A. Turra, di continuare l’opera iniziata dallo stesso poliedrico chitarrista, nelle precedenti avventure musicali, come It’s Preferable Not To Travel With A Dead Man. Alberto ha coinvolto due maestri, che egli descrive come diavoli, William Nicastro al basso elettrico, e Stefano Grasso alla batteria. L’occasione si è presentata nella venue, uno studio di registrazione aperto all’arte e alla multidisciplinarietà, che ha dato spazio alla nascita di questo album, descritto da Turra, come un tributo necessario ai suoi compagni di viaggio. Segno di stima professionale, oltre che di affetto.
L’importanza dell’improvvisazione viene la sue essenza in un attimo ben preciso, durante il concerto, quando il musicista libera le proprie energie, oltre che le proprio capacità, in uno spazio totalmente libero dove le regole sono solo quelle dell’intelligenza sonora. Il disco Live At Easy Nuts è fatto da musicisti, e si ascolta avidamente, soprattutto chi ha sete di musicisti, una specie in via d’estinzione, sfortunatamente.
L’attitudine al jazz (jazz-core.attitudine), la conoscenza, lo studio e quel pizzico di genialità, sono gli ingredienti di questo album sensazionale, che sconvolge totalmente. Conferma tutte le grandi qualità del direttore di questa orchestra, Alberto Turra che, da oltre dieci anni calca le scende della musica italiana, e lo fa con una maestria fuori dal comune.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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