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Theodore Wild Ride: ode alla libertà

Theodore Wild Ride è il nuovo progetto collaborativo per Christine Ott (collaboratrice abituale di Yann Tiersen, Tindersticks, Oiseaux-Tempête) questa volta affiancata da Mathieu Gabry (con il quale condivide il progetto Snowdrops) e il suonatore di oud Ophir Levy.

I tre compositori francesi celebrano la libertà musicale attraverso i sei brani dell’omonimo album di debutto: una miscela di sperimentazione e classicismo con un’orchestrazione speciale e inaspettata che ridefinisce il rapporto tra spazio e tempo.

Theodore Wild Ride, pubblicato su Icarus Records in collaborazione con Consouling Sounds, è l’incontro sonoro tra oriente e occidente; un viaggio accompagnati da un’insolita musica da camera a volte nostalgica, a volte oscura e vulnerabile,capace di mettere in discussione il nostro posto di fronte alle forze naturali, al mondo selvaggio e alla crudeltà di noi stessi.

Little House è il primo pezzo di questo puzzle, una danza sinuosa pervasa da una crescente tensione nella quale i protagonisti sono la melodia del pianoforte, i microtoni dell’Onde Martenot e le corde pizzicate dell’Oud. Squirrel Creek rimanda alle derive ambient del progetto Snowdrops. Un misterioso paesaggio sonoro si delinea a partire da sontuose onde sinusoidali che compongono un flusso sonoro scandito dal suono metallico dell’Oud, un secondo tassello dal carattere cinematografico.

Appalaches è il momento più toccante del disco: le iniziali pulsazioni del mellotron lasciano il posto agli strumenti acustici, cala un’atmosfera siderale e viene subito il magone, un brano dalla sensibilità impressionante che non lascia di certo indifferente. Musicalmente parlando la traccia coniuga un vortice pianistico alla Lubomyr Melnyk con le frequenze cosmiche e i riferimenti orientali dell’Oud.

L’album si chiude con le progressioni strumentali di Zeppelins, un brano nel quale il trio fonde codici e riferimenti musicali sia orientali sia occidentali con una fortecoerenza.

Theodore Wild Ride è un album complesso con il quale si fa il giro del mondo. Le diverse personalità di Christine Ott, Mathieu Gabry e Ophir Levy convivono senza mai sovrastarsi, creando un mondo sonoro unico e personale.




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