Variations: o ti piace o non ti piace
Tho.mas è il moniker di Thomas Costantin, padovano di origine, milanese di adozione, è un producer e DJ residente allo storico club milanese Plastic. Variations è il suo debut album, prodotto con la supervisione di Dj Pisti (Francesco Pistoi), co-fondatore dei Motel Connection. Il full lenght è uscito l’8 marzo per Machiavelli Music.
Un sound morbido con contaminazioni pop, dance e blues che, come un capo sontuoso ed elegante, calza a pennello su Thomas.
Alpha, la prima traccia del disco, suona come una colonna sonora di Teho Teardo. Sontuosa, appena parte il break beat si apre alla club culture con i field recording che le danno un connotato wild.
Notevole il featuring con Air! Capitaine in Missing. Una traccia eterogenea e sognante, suoni liquidi e una ritmica virata verso l’oriente, il tutto sfocia in una produzione che sa sorprendere dal primo ascolto.
Atmosfera Noir per 2930, ritmiche tribali che mostrano le varie sfaccettature e l’eclettismo della musica di Tho.mas.
Titoli ironici come Notte all’Opera mettono in risalto il lato scherzoso di Costantin. Musicalmente parlando la traccia è spigolosa, si arricchisce di elementi classici che contrastano l’elettronica spinta. Come l’opera classica la traccia sembra divisa in atti poiché cambia più volte forma durante il corso dell’ascolto.
Il valzer convive con l’elettronica in Waltz Of The Cauliflower. Elegante, regale, sontuosa, la traccia è un esperimento ben riuscito di mischiare insieme mondi apparentemente distanti.
Altra importante collaborazione quella con Leo Hellden (Tristesse Contemporaine, Camp Claude) in Futur Amour. Si torna in piena club culture, la sensualità si manifesta nei suoni morbidi e nella voce suadente.
Geometrie precise compongono le 14 tracce dell’album, Tho.mas ha un carattere forte che rispecchia la sua musica. Variations è un lavoro interessante, senza mezze misure, o piace o non piace.
Un ulteriore tassello viene dato dalla copertina: un lavoro del pittore metafisico Gian Filippo Usellini.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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