La musica che scalda il cuore
Tim Holehouse ritorna con un nuovo album, Come, pubblicato dalla Aaahh!!! Real Records a distanza di due anni dal suo ultimo lavoro Hail.
Il cantante e chitarrista di Dorchester ci regala un’esperienza unica all’insegna dei generi a lui più cari: il blues e il country. Un mix di melodie che nasce dall’intreccio tra la voce calda di Tim e dal violino suonato da Katie.
Number Games è la traccia con la quale si apre Come: la canzone ci introduce in questa nuova avventura che ha portato l’artista londinese a verso nuovi territori sonori. Si muove a ritmi lenti e cadenzati per risaltare la voce profonda di Holehouse, la quale si incastra alla perfezione con quella della Stone usata per i rinforzi armonici.
Segue Aveiro: un respiro di chitarra ci catapulta in un gioco di toni vocali dove il pianoforte e le note pizzicate si ritagliano il giusto spazio sulla scena al pari della voce rauca e graffiante. One Day at a Time è sicuramente la traccia che sintetizza la poeticità dell’intero lavoro, i delicati arpeggi con un sottofondo ambient portano il musicista a sconfinare i cliché del blues.
In Prince of the Palace il country folk della canzone si colora grazie al costante uso degli archi con l’utilizzo del bottleneck sulla sei corde che ci svelano il lato più desertico e polveroso del bluesman inglese. London posta alla fine del disco è senza ombra di dubbio la traccia cardine dell’intero lavoro. La voce placida e confortante ci guida a passi lenti alla scoperta della prima metà del brano. La parte centrale del brano si sviluppa in una strumentale sorretta dalla batteria fino al ritorno in pista della voce graffiante in un ultimo sforzo artistico che vede le dinamiche del brano crescere e avvolgerci in un sound corposo lontano dal mondo country blues.
Tim Holehouse è un artista ancora poco conosciuto nel nostro Paese che con Come ha dimostrato di meritare attenzione, un album che sembra volerci riportare alla mente il grande Bob Dylan, soprattutto per il modo di cantare di Tim. Le nove tracce sostanzialmente simili per mood e sonorità si differenziano tra di loro per le sottili sfumature e tonalità che rendono l’ascolto inusuale ma dal risultato inaspettato.
Nato a napoli, classe 97, studente di medicina, coltivo da sempre una grande passione per la musica, mi ritengo una persona curiosa e in quanto tale sono sempre alla ricerca di suoni nuovi per ampliare la mia cultura musicale, strimpellatore di chitarra e amante del folk.
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