TOdays festival: non c’è due senza tre
Dopo esserci lasciati alle spalle la seconda giornata del TOdays con un bagaglio di emozioni colmo fino all’orlo, il terzo ed ultimo giorno del festival del capoluogo piemontese inizia presto col caldo e i palazzoni a fare da sfondo al parco Peccei, location che ospita il live degli Sleaford Mods. Va ricercata nella location, nel rendere gratuito un evento che ha richiamato famiglie, punks e ravers accorsi ad ascoltare il duo rap-punk elettronico di Nottingham, nel far vivere la struttura del parco nello spirito dei rave Novanta un vero e proprio atto politico, dall’attitudine ancora più punk di quella dei due working class heroes Jason Williamson e Andy Fearn. Ma, venendo al live, sedici brani hanno infiammato il pubblico attraverso canzoni nuove, come Flipside, e storiche, Jason Williamson con il suo garage-rap/spoken-word intrattiene meravigliosamente: è una vera e propria macchina sul palco con i martellanti beat di Andy Fearn a far ballare tutti i presenti. Tra le migliori esibizioni della giornata.
Si passa poi allo sPAZIO211 con la tanto attesa performance dei Parcels che con l’omonimo debutto discografico hanno realizzato l’album della vita. Kitsunè. Patrick, Noah, Jules, Louie e Anatole che hanno già fatto innamorare i Daft Punk, hanno portato sul palco del Todays una ventata di freschezza anni Ottanta con il loro elettro pop. Entusiasmo a go go e tanto divertimento spiattellato in dieci canzoni, tutte quelle dell’album omonimo, con a capo Overnight con le sue influenze funk in stile Daft Punk. Un live che ha fatto muovere tutti i presenti.
Stilosissimi, i Balthazar si rivelano una delle sorprese del TOdays 2019. Un live impeccabile sotto ogni punto di vista, con una maniacale cura per gli arrangiamenti, propongono molti brani da Fever, l’ultimo album della band belga;Wrong Faces, Wrong Vibration, I’m Never Gonna Let You Down Again
dal vivo convincono e fanno dei quattro ragazzoni Kortrijk e Ghent una band solida, capace sia tecnicamente, sia nel coinvolgere il pubblico. Dieci brani dal vivo di puro rock influenzato spesso da jazz e dal funk bastano per convincerci che i quattro non sono da sottovalutare.
Scende la notte e con essa sale sul palco un pezzo di storia della musica britannica: Johnny “Fuckin”
Marr. Un Marr trascinante: per chi si aspettava un live revival sarà rimasto sorpreso dalla performance dell’ex The Smiths. Trasformatosi negli anni da solo chitarrista a vero e proprio frontman, Johnny ci regala brani dal suo repertorio solista (The Tracers, Day In Day Out, Hi Hello, Walk Into the Sea, Easy Money), non mancano di certo le cover dei The Smiths (There Is a Light That Never Goes Out in chiusura è semplicemente emotivamente devastante) degli Electronic e I Feel You dei Depeche Mode. Marr è a suo agio sul palco, elegante, dialoga con la chitarra e dimostra di essersi lasciato alle spalle l’appellativo di chitarrista dei The Smiths.
Spetta a Jarvis Cocker chiudere i live allo sPAZIO211. Non certo l’ultimo degli arrivati il cantante dei Pulp. Il suo concerto è di forte impatto, forse troppa l’importanza che dà alla parte scenica, ma non di certo un concerto sottotono, anzi. Carismatico e allo stesso tempo schizzofrenico, Jarvis si evolve in Jarv per eseguire dal vivo affiancato da musicisti impeccabili Must I evolve, You’re in my eyes,House Music,Homewrecker!, And I missing Something,Swanky Modes, Cunts Are Still Running the World, Elvis has left the building. Il palco è il suo habitat naturale e mentre la disco e la dance vengono stravolte e incupite, Cocker dà una lezione su come si tiene il palco.
I concerti però non sono finiti, il TOdays chiude in bellezza con il concerto di Nils Frahm all’ex Incet. Il compositore tedesco è la ciliegina sulla torta, il finale più dolce, un live sensazionale che gioca sui silenzi, sulle atmosfere eteree e ci fa vivere una vera e propria esperienza sensoriale. L’enfant prodige teutonico danza sul palco passando silenziosamente da un synth a un organo, dal piano al rhodes, modulando velocemente con le sue mani velocissime con le quali crea melodie vorticose di una intensità unica. Dal vivo c’è spazio per le produzioni di All Melody e tracce classiche come Familia totalmente stravolte. The Whole Universe Wants to Be Touched, la stessa title track, #2 godono di un candore, di una leggerezza che fan si che il live scivoli via velocemente. Toilet Brushes in chiusura pone fine a una performance studiata per ampliare gli orizzonti di chi la ascolta.
Il TOdays è una esperienza unica, un festival con uno sguardo all’Europa, uno schiaffo dal punto di vista intellettuale a tutte quelle realtà in Italia che si professano festival, ma che in realtà non lo sono. Giunti alla quinta edizione, il festival è un’isola felice dove tutti si nutrono della stessa materia di cui sono fatti i sogni: la musica.
Leggi la recensione di Encores 2 di Nils Frahm QUI
Leggi l’intervista a Gianluca Gozzi, direttore artistico del festival QUI
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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