Le istantanee di Tom Blankerberg
Quanta poesia si cela in un istante? Lo sa bene chi passa le notti a scrutare le stelle, riflettendo o ascoltandoil silenzio. Istanti come questi vengono immortalati in Et, la colonna sonora di notti insonni. Un linguaggio puro che trova nel pianoforte il suo portavoce. Un album per piano realizzato da Tom Blankenberg, autore di questo piccolo capolavoro.
Sound designer, film-maker, regista e compositore, il tedesco ha pubblicato Atermus, il suo primo album da solista nel 2019 ricevendo riconoscimenti in tutto il mondo. A distanza di due anni il musicista di Düsseldorf pubblica per Less Records un album di musica classica contemporanea impreziosito da inserti ambient.
Incantevole, poetico, ricco di melodie suggestive, un album che riesce a catturare una gamma diversa di emozioni attraverso un linguaggio semplice e immediato.
Brani come Hibiskus fortemente evocativi fanno delle note fragili e dell’uso delle pause la loro forza, una traccia minimale di grande raffinatezza. Brani semplici e diretti come Less riescono a far riconciliare l’ascoltatore con la propria anima. Un brano introspettivo di una delicatezza disarmante che spinge sull’essenza pura del pianoforte senza bisogno di nessun artificio.
Sembra quasi di trovarsi di fronte a piccole istantanee che immortalano le ore della notte: nel silenzio profondo regna incontrastato il suono del pianoforte che cattura momenti di sobria dolcezza, tenera malinconia e inebriante vitalità, un leggerosusseguirsi prima del sorgere del sole.
La morbidezza di Dear è la prova della capacità di Blankenberg di trasformare i sentimenti in musica lasciando che siano loro a dar forma alle tracce, a guidare le mani fino a comporre delle strumentali strappalacrime.
Et è un album in grado di coniugare classicismo e modernità, una raccolta d’immagini suggestive e poetiche capaci di catturare un pubblico vasto che va dagli amanti di Bach fino agli ascoltatori di RyuichiSakamoto.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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