Trajedesaliva: si può fare ancora meglio
I Trajedesaliva sono un duo spagnolo attivo dagli anni Novanta formati da Mon Ninguén (sintetizzatori) e Unavena (voce). Il duo ricerca la bellezza in ogni sua forma trasformandola in una musica fatta di luci e ombre, elegante e ricercata.
Ambient, avantgarde, gothic e post-rock vengono mescolati al fine di accompagnare testi che affrontano la complessità dell’esperienza femminilee il caos alla base delle persone e delle situazioni quotidiane.
Con Ultratumba (á Marxe, Ferror Records, GH Records, 5 febbraio 2021) la formazione di Vigo giunge al quinto album: un dialogo familiare, pieno di tristezza, accettazione e speranza che scava fino all’origine della malinconia.
L’album si apre con Todo era blanco, una strumentale dall’atmosfera cupa e misteriosa, un pezzo di pura elettronica artigianalerealizzata con i sintetizzatori analogici.
Con Familia Ferro trapela la ruvidità industriale, un sound sperimentale e violento, si va dal noise al dark ambient per una produzione impervia e granulosa arricchita dalla voce sussurrata di Unavena.
Con Mamá es un animal morado il duo devia il percorso dai sentieri aspri e sintetici per proseguirein direzione di una strada luminosa e morbida. Vengono fuori le influenze post-rock nella texture articolata realizzata da Mon Ninguén per risaltare la parte vocale del brano.
In chiusura la traccia che dà il titolo al disco si apre con una breve parte recitata che lascia spazio a una strumentale ariosa. Scompare l’alone di oscurità per far posto a un brano speranzoso retto dai sontuosi accordi dei sintetizzatori. Una polifonia sensuale che pone fine a un album ricco di sfumature.
Ultratumba è il riassunto di una carriera all’insegna della sperimentazione, della ricerca di un sound originale, che ha portato i Trajedesaliva a inglobare le influenze più diverse nella propria musica. Ne viene fuori un lavoro convincente, onesto, un mix riuscito ma che potrebbe essere ancora più avvincente se non si limitasse all’utilizzo dei solo sintetizzatori analogici, ciò porterebbe elementi nuovi che arricchirebbero il sound del duo.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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